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Ai tempi de “Il Cancello” eravamo diversi noi ed era diversa Biella

Pausa caffè, la rubrica di Giorgio Pezzana

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Bollettino di guerra del fine settimana a Biella. Intanto la notizia della scarcerazione del marito dell’influencer Siu, italo-marocchina residente a Chiavazza, appena uscita dal coma, che sta scatenando polemiche a livello nazionale

Ci sono situazioni, circostanze, luoghi, che rimangono impressi nella memoria collettiva. Fotografie impresse nella mente che non se ne vanno più via e che, anzi, custodite in un angolo recondito del nostro segreto cassetto delle nostre rimembranze, di tanto in tanto si riaffacciano, riproponendoci flash di come eravamo e di come, quasi sempre, vorremmo poter tornare ad essere.

Sere fa, al borgo storico del Piazzo, una folla che non si vedeva dai tempi della “folle notte” di carnevale, si è assiepata sotto i portici ed in piazza Cisterna per celebrare il ricordo di un locale mitico che proprio al borgo storico cittadino, per decenni, fu il riferimento di generazioni di giovani. “Il Cancello”, discoteca con i presupposti di una sobria ma curata eleganza, era stato fondato nel lontanissimo 1968 da Rino Rontani che aveva avuto il giusto intuito di ricavare in quella ex cantina con le volte a vela, datata quanto lo è l’intero storico borgo del Piazzo, un luogo di ritrovo per i giovani.

Un dancing, come si diceva allora, pima che il vento delle mode lo trasformasse in discoteca. E l’idea ebbe successo, trasformando un vecchio sito in un locale in cui le nuove tendenze giovanili ben si coniugavano con l’austera e storica immagine dell’antico borgo cittadino.

Anno difficile per il Biellese e per il mondo quel 1968. Nelle nostre vallate, in novembre, l’alluvione provocò lutti e disastri; in tante altre parti del globo fervevano i fuochi di una rivoluzione culturale che avrebbe fortemente inciso sul tessuto politico e sociale, alimentata soprattutto dalla spinta giovanile. Solo nell’agosto nell’anno successivo a Woodstock si celebrò un festival che sconvolse il modo di pensare alla musica in tutto il mondo. Ed anche locali come “Il Cancello” assorbirono questa ondata innovativa ed in qualche modo la fecero vivere ai loro frequentatori.

Il locale per diversi anni continuò la propria attività e la presenza di tanti nostalgici frequentatori alla festa del Piazzo dei giorni scorsi ne è stata la testimonianza. Poi, finito il tempo dei dancing e delle discoteche, anche “Il Cancello” chiuse i battenti, cedendo anche ai lamenti di chi ogni settimana telefonava alla questura di Biella segnalando i disturbi notturni che sarebbero stati provocati dalla presenza del locale. La grande festa di sabato scorso, ha rispolverato tanti ricordi, forse ha fatto rincontrare tante persone. Ma, soprattutto, ha ricordato a tutti che ci fu un tempo in cui eravamo diversi noi ed era diversa Biella.

Giorgio Pezzana

 

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