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A Campiglia Cervo “La protesta dei pesci di fiume”

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Cento sit-in e flash mob in tutta Italia per salvaguardare gli ecosistemi di fiumi e torrenti contro i rischi legati ai troppi progetti idroelettrici incompatibili con la tutela dei corsi d’acqua e della loro biodiversità. Prelievi eccessivi e nuovi cantieri ad alta quota, in luoghi per lo più incontaminati, minacciano la vita di centinaia di corsi d’acqua naturali.

Nel Biellese la protesta organizzata dal Circolo Legambiente si è svolta lungo il torrente Concabbia, in frazione Valmosca, a Campiglia Cervo.

La mobilitazione, denominata “La protesta dei pesci di fiume”, si è svolta oggi, 25 gennaio, in tutta Italia: un appuntamento convocato da 18 associazioni ambientaliste per chiedere al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa il rispetto della Direttiva Quadro Acque, anche quando si tratta di energia idroelettrica. L’obiettivo è bloccare progetti nei corsi d’acqua naturali che accedono agli incentivi previsti dal nuovo Decreto Rinnovabili FER 1 che provocherebbero un ulteriore danno ai nostri fiumi, già provati dagli effetti della crisi climatica, a fronte di un irrisorio contributo di energia rinnovabile.

A promuovere gli eventi sul territorio italiano sono: Free Rivers Italia, Legambiente, Alpi Kayak, Arci Pesca Fisa, CIPRA Italia, CIRF, Federazione Italiana Canoa Turistica, Federazione Nazionale Pro Natura, Federrafting, Forum Italiano Movimenti per l’Acqua, Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness, Salviamo il Paesaggio, Spinning Club Italia, Unione Nazionale Pesca a Mosca UNPeM, Tavolo Nazionale Contratti di fiume, WWF Italia.

 

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