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La Biella che piaceVa, pensierino post Covid

Il peggio è passato o almeno è quello che traspare dalla moltitudine di gente che affolla le strade biellesi in questi giorni. Piano piano siamo tornati agli antichi fasti, code in tangenziale, parcheggio degli Orsi pieno, anche se la gente non ha nulla da comprare, rifiuti gettati ovunque, posti auto disabili occupati abusivamente dal macchinone di turno, locali affollati, cantieri che avanzano e polemiche che.. ah no, quelle non si sono mai placate, non c’è Covid che tenga.
Insomma tutto sembra tornato alla normalità, anche la pioggia caratteristica di questo periodo è scesa copiosa come da tradizione, nonostante la fiera sia stata annullata.
Ma questo lockdown ci ha davvero insegnato qualcosa? A giudicare da quanto velocemente siano riprese le vecchie abitudini diremmo proprio di no e allora forse, non c’è davvero cura al malcostume, ormai troppo radicato e consolidato. Ci consoliamo con i nuovi cantieri cittadini che almeno allieteranno i pensionati, oltre naturalmente ai selfie-politici, sempre in posa, sempre pronti ad apparire che da lockdown a look-down per loro è stato un attimo.
La Biella che piaceVa
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