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I pakistani dei giardini diventano un caso nazionale

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Tredici migranti pakistani che da domenica dormono ai giardini Zumaglini, una polemica che infuria da due giorni e una grossa falla nel sistema dell’accoglienza messo in piedi dal nostro Paese. Gli ingredienti c’erano tutti per trasformare quanto sta succedendo in questi giorni a Biella in un caso nazionale: il sito on line de Il Giornale, per un paio d’ora, l’ha addirittura proposta come notizia “d’apertura”.

Tredici migranti pakistani che da domenica dormono ai giardini Zumaglini, una polemica che infuria da due giorni e una grossa falla nel sistema dell’accoglienza messo in piedi dal nostro Paese. Gli ingredienti c’erano tutti per trasformare quanto sta succedendo in questi giorni a Biella in un caso nazionale: il sito on line de Il Giornale, per un paio d’ore, l’ha addirittura proposta come notizia “d’apertura”.

Essendo arrivate via terra, queste tredici persone sono “sfuggite” ai meccanismi previsti dal ministero dell’Interno. Sono anche state identificate dalla Questura, ma quando già si trovavano sul nostro territorio, e in quel momento pare che il dormitorio gestito dalla Caritas non avesse letti a disposizione. Così, mentre la burocrazia tentava di capirci qualcosa, sono finiti a dormire ai giardini Zumaglini, nel cuore della città, passando praticamente inosservati per troppo tempo.

Il Giornale, neanche troppo velatamente, sembra scaricare la colpa su Caritas e cooperative, sostenendo la tesi secondo cui a questi tredici migranti sarebbero state chiuse le porte perché “non portano in dote i 35 euro di rimborso” normalmente garantiti alle organizzazioni per ogni persona accolta.

Nell’articolo scritto da Giuseppe De Lorenzo, trovano spazio anche le parole dei leghisti Moscarola e Simonetti, i primi a denunciare la situazione di questo gruppo di richiedenti asilo.

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