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Biella

La cultura come opportunità

La rubrica “Pausa Caffè” di Giorgio Pezzana

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La nuova Giunta di Biella, presentata in questi giorni con la ripartizione delle deleghe che il Sindaco assegna ai vari assessori, affida l’assessorato alla Cultura al vice sindaco Sara Gentile. E’ un buon segnale perché si tratta di un volto nuovo della politica biellese, un volto giovane ed un volto promettente, visto che le sue credenziali scaturiscono anche dalla figura di un papà che sindaco di Biella lo è già stato.

Mi soffermo su questo assessorato perché di cultura ed eventi mi occupo praticamente da sempre, sia come giornalista, sia come operatore di questi settori. Ma mi soffermo ancor di più pensando a ciò che, a mio avviso, un assessore con delega alla Cultura dovrebbe fare in una città come Biella ove da anni si stanno stratificando situazioni a dir poco strane.

Cercherò di riassumerle in estrema sintesi. Al Museo del Territorio, cuore pulsante di tutto il sistema culturale di Biella e dell’intera provincia (pensiamo agli Ecomusei), occorre un direttore che sia espressione diretta dell’amministrazione, che si relazioni quotidianamente con l’assessore di riferimento e che sappia avviare un progetto propositivo di rilancio e promozione della struttura e di quelle ed essa correlate (ripensiamo agli Ecomusei).

Il teatro Sociale “Villani”, che è stato “svenduto” a Il Contato del Canavese, dovrebbe tornare ad essere proprietà vera dell’amministrazione di palazzo Oropa ed alla società canavesana dovrebbe essere affidata la direzione artistica per l’allestimento della stagione teatrale e null’altro, al di là di qualche consulenza per spettacoli fuori cartellone. Oggi invece, è il comune di Biella che deve chiedere a Il Contato la disponibilità di una manciata di serate all’anno per iniziative proprie poiché le passate amministrazioni hanno consegnato le chiavi del teatro a quella società che fa il bello e cattivo tempo.

Situazione analoga al borgo storico del Piazzo dove palazzo Ferrero è stato dato in appalto a privati, per altro notoriamente in contrasto ideologico con le amministrazioni di centro-destra e che occupano quegli spazi come fossero i loro (recentemente è tornato in quel sito anche Stalker Teatro che per anni aveva imperversato trasformando una struttura di proprietà dell’intera cittadinanza in una residenza propria, con fior di finanziamenti regionali e comunali).

E potrei proseguire ricordando, per esempio, Reload Festival, che è una versione rinnovata de la festa dell’Unità e che ha avuto finanziamenti anche dalla passata Giunta Corradino, salvo poi indignare l’assessore Gaggino poiché alla serata di chiusura in quel contesto si cantava a squarciagola “Bella ciao”. Appare dunque evidente che di un assessorato alla Cultura davvero determinato vi è un gran bisogno anche per caratterizzare il mandato di questa nuova amministrazione, evitando gli errori di quella precedente che aveva ricalcato i percorsi delle amministrazioni di centro-sinistra. Anche la cultura può servire per far capire agli elettori che andare a votare ha avuto un senso.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    27 Giugno 2024 at 11:59

    Cultura si, basta che non sia di sinistra. Il Festival del Comunismo (che qualcuno chiama festa dell’unità) non è cultura. Tutto ciò che ha a che fare con la sinistra non è cultura. Men che mano se la cosiddetta “cultura” è quella che dovremmo adottare noi (o smettere di adottare) per non urtare la sensibilità di persone appartenenti a popoli stranieri (solitamente strettamente legati alla “fede” islamica). Cominciamo ad eliminare ideologie di sinistra e religiose dalla cultura e questa diventerà davvero universale.

    • Luigi

      27 Giugno 2024 at 13:47

      Condivido, ma se al governo abbiamo personaggi, che candidano quasi terroristi in Europa, per la piccola Biella non possiamo aspettarci molto, gli scambi di”favori” i rossi li hanno sempre predesi, Mai dati…..

      • Ardmando

        27 Giugno 2024 at 17:50

        Bhe calma, PER FORTUNA la feccia di AVS NON è al governo. La terrorista di sinistra salis è stata candidata solamente per dare uno schiaffo al governo italiano e a quello ungherese, per dimostrare che le zecche rosse si ritengono al di sopra della legge, essendo abituate a tramare e trafficare con i criminali della peggior specie. Non è stata candidata perchè a quelli di AVS ne fregasse davvero qualcosa di lei. E loro seguaci beceri (tra i quali l’ex sindaco paninaro di Mongrando) l’hanno votata come capre ammaestrate.

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