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Economia

Banco di Biella, consegnato il prospetto alla Consob

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Banco di Biella, il progetto sta per diventare realtà. E’ stata infatti portata a termine la prima tappa fondamentale del percorso di costituzione del Credito cooperativo: il comitato promotore ha appena fatto pervenire alla Consob la domanda per l’autorizzazione a raccogliere il risparmio dei futuri soci.

Banco di Biella, il progetto sta per diventare realtà.

E’ stata infatti portata a termine la prima tappa fondamentale del percorso di costituzione del Credito cooperativo: il comitato promotore ha appena fatto pervenire alla Consob la domanda per l’autorizzazione a raccogliere il risparmio dei futuri soci.

“La domanda – spiegano i promotori -, seguendo le norme in vigore per chi voglia aprire in Italia una nuova banca, ha la forma di un cosidetto “Prospetto Informativo”, alla cui elaborazione abbiamo lavorato negli ultimi mesi fin qui trascorsi. Nel Prospetto che abbiamo preparato, 98 pagine di testo e 10 allegati, per ulteriori 140 pagine di documentazione, abbiamo esposto alla Consob le ragioni ideali ed economiche del nostro progetto e il programma di attività per i primi tre anni da quando il nuovo istituto di credito sarà autorizzato ad operare”.

Questi sono gli aspetti principali del prospetto:

  • raccogliere quote per 7.500.000 euro, la cifra ritenuta necessaria, dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo, per aprire, due sportelli: uno a Biella e uno a Strona, in modo da poter servire, fin dall’inizio, la gran parte dei biellesi e delle aziende del distretto;
  •  il Piano Triennale di attività del Banco di Biella, dove si prevede di raggiungere, sulla base di dati economici e tecnici, validati da un Collegio di Revisori, un primo risultato utile già al terzo anno;
  • l’avvertimento per gli investitori, cioè i futuri soci, che nel caso non dovesse arrivare l’autorizzazione dalla Banca d’Italia ad aprire, verrà restituito ad ognuno gli importi versati con gli interessi maturati. E i promotori si accolleranno gli oneri sostenuti fino ad allora.

“Secondo le norme in vigore – concludono -, ora la Consob potrà farci pervenire ogni osservazione e richiesta di precisazione, correzione, ulteriore informazione e sarà nostro compito rispondere sollecitamente. Sulla base di analoghe precedenti esperienze, pensiamo che questa fase durerà alcuni mesi”.

Ottenuta l’autorizzazione alla raccolta del pubblico risparmio, verranno aperte le sottoscrizioni.

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