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Cronaca

Cade dalla carrozza e viene travolta, è gravissima

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Cade dalla carrozza e viene travolta, gravissima

Giovedì i medici l’hanno svegliata per la prima volta: è una buona notizia, ma le sue condizioni rimangono gravi.
Paola Pedrazzini è ancora ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Degli Infermi”, in prognosi riservata, in seguito alla brutta caduta da una carrozza di cui è stata protagonista.
La titolare di Cascina Casone, a Cavaglià, venerdì 10 maggio era uscita come ogni giorno sul carro “maratona” per fare un giro di routine con uno dei suoi amati cavalli. Mentre si trovava a 200 metri da casa qualcosa è andato storto: l’animale – peraltro uno dei più mansueti della scuderia – si è imbizzarrito e la donna, nonostante sia una guidatrice molto esperta, ha perso le redini.
«La carrozza si è ribaltata mentre il cavallo affrontava una curva – racconta il marito Danilo Ignazzi – e lei non è riuscita a saltare giù al volo prima che fosse troppo tardi». Paola è stata travolta dal calesse, rimanendone schiacciata.
Scattato l’allarme, è stata soccorsa dal 118 e ricoverata d’urgenza all’ospedale in Rianimazione.
Come detto la prognosi resta ancora riservata, ma arrivano segnali incoraggianti.
«Ieri (giovedì, ndr) le hanno tolto i sedativi e si è svegliata – racconta il marito -. Ancora ovviamente non parla, ma mi ha riconosciuto. Mi ha sorriso e ha risposto con dei cenni del viso alle mie domande. Ora aspettiamo il risultato dell’elettroencefalogramma fatto stamattina, poi lunedì le faranno una risonanza».
A parte le fratture – nell’incidente si è rotta ben 13 costole – a preoccupare sono le possibili conseguenze sul piano motorio di eventuali danni a livello neurologico: «Bisogna sperare che non ci siano ripercussioni da questo punto di vista – conferma il marito -, ma il fatto stesso che sia “presente” e che abbia compreso le domande è comunque una bellissima notizia. Ovviamente, però, essendo ancora in prognosi riservata, la cautela è massima».
Paola Pedrazzini, sessantenne originaria di Milano, gestisce ormai da alcuni anni con passione l’azienda agricola Cascina Casone di Cavaglià.
«L’idea di apertura della nostra azienda – racconta lei stessa sul sito dell’attività – ha le sue origini nel 2008. Sin da bambina ho sempre avuto una grande passione per tutti gli animali, in particolare per cavalli e cani. Ricordo che all’asilo correvo per i corridoi della scuola con una mia compagna facendo finta di andare a cavallo: a turno una faceva il cavallo e l’altra il cavaliere».
Un amore, quello per i cavalli e gli animali, coltivato dunque fin da piccola: «Il mio grande sogno è sempre stato quello di poter vivere con i miei animali in una cascina, di poterli curare e amare al meglio».
Un sogno che ha richiesto molti anni per essere realizzato, ma che alla fine è divenuto realtà. Prima con il trasferimento in un paese sul Lago Maggiore, dove la donna ha ricominciato a prendere confidenza con i cavalli dopo una serie di incidenti vissuti da ragazza, poi a Cavaglià, dove la coppia ha creato e ampliato la scuderia e aperto l’azienda agricola, nel 2012.
«Nel mio percorso di vita – spiega ancora Paola Pedrazzini sul sito – con i miei cavalli ho avuto modo di conoscere la carrozza e quindi di desiderare e successivamente imparare a guidare un cavallo attaccato e ritengo con questo di aver trovato la mia totale serenità con loro».
L’augurio è che possa tornare al più presto a vivere il suo sogno.

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