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Treni più cari del 3% a partire da domani

Per i pendolari biellesi è l’ennesima beffa a fronte di un servizio che è lontano anni luce rispetto a quello offerto alle altre città piemontesi

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Da lunedì, primo giorno di luglio, scatta l’aumento alle tariffe dei biglietti dei treni regionali e dei bus extraurbani.

Per i pendolari biellesi è l’ennesima beffa a fronte di un servizio che è lontano anni luce rispetto a quello offerto alle altre città piemontesi. Si tratta di un aumento del 3,59%. Cosa significa? Un biglietto ferroviario di seconda classe (o una corsa su autobus extraurbano) costerà da 10 a 40 centesimi in più a seconda della lunghezza della tratta. Un settimanale avrà un sovrapprezzo tra i 30 centesimi e 1,40 euro. Un mensile costerà da 1,50 a 5,50 euro in più.

Treni, da lunedì 1° luglio scattano i rincari

È quanto previsto in una delibera del 2024, approvata lo scorso gennaio dall’Agenzia per la mobilità piemontese, consorzio che si occupa del trasporto locale per conto di Regione, Città metropolitana, Province e Comuni. L’incremento medio dei titoli di viaggio sarà del 3,59%.

Si tratta di un adeguamento delle tariffe all’inflazione, previsto da una legge regionale varata nel 2013.
LEGGI ANCHE: “Treni, per il Biellese solo parole e promesse generiche”

Terzo ritocco in tre anni: sommando i rincari si arriva a un +14%

E non va dimenticato che negli ultimi due anni c’erano già stati ritocchi. Questo è infatti il terzo rialzo dei prezzi, saliti nei due precedenti – sempre seguendo l’inflazione – prima del 5,45% e poi del 5,88%.

Insomma stiamo parlando di un +14% in appena tre anni.

Come cambiano i prezzi di biglietti e abbonamenti

Facendo sempre i conti in tasca ai pendolari scopriamo che il prezzo di un abbonamento annuale subirà un aumento da 11,50 a 48 euro. Sui bus, gli abbonamenti da 10 mesi per gli studenti avranno un rincaro da 10 a 42,50 euro a seconda dei casi, quelli per gli under 26 sui treni (validi 12 mesi) da 10 a 73,50 euro.

“Aumenti tariffe treni legittimi, ma stridono con il servizio offerto”

«Chiariamo subito che l’aumento varato dall’Agenzia della mobilità è legittimo – spiega il presidente dell’associazione pendolari biellesi Paolo Forno -. Si tratta dell’adeguamento automatico all’inflazione programmata da una normativa regionale. Ma è un aumento che stride con il servizio offerto: è dal 2019 che chiediamo un potenziamento degli orari nel fine settimana per Biella, i disagi soprattutto nell’ultimo periodo non sono mancati, infine per quanto riguarda il servizio del diretto verso Torino è già stato annunciato che fino al 2026 rimarrà ridotto a una doppia coppia. Insomma non ci sono stati miglioramenti da giustificare un aumento della tariffa che, ripeto, è legittima».
Una soluzione c’è: dovrebbe intervenire la Regione e dire stop ai rincari.

Nel frattempo novità positive sul fronte orari della Biella-Santhià

Intanto da questa settimana sono cambiati in meglio gli orari sulla tratta Biella-Santhià. Sono state recepite le richieste dei pendolari biellesi e dell’associazione viaggiatori abituali.

Nello specifico i nuovi orari sulla Santhià-Biella prevedono una partenza alle 7.46 con arrivo alle 8.14; partenza dalle 18.54 e arrivo 19.18; partenza alle 19.52 e arrivo alle 20.20. Diventa più veloce il diretto Torino Lingotto-Biella San Paolo della sera con partenza alle 18.51 e arrivo alle 19.51. Poi c’è la tratta Biella San Paolo-Santhià dove sono cambiati i seguenti orari: partenza alle 7.47 e arrivo 8.09; partenza alle 18.49 e arrivo alle 19.15; partenza alle 19.53 e arrivo alle 20.15. Tutte queste tratte si effettuano nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì. Il fine settimana rimane con gli stessi orari purtroppo ridotti rispetto a quelli del 2019

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1 Commento

1 Commento

  1. Sonia ganz

    30 Giugno 2024 at 19:37

    ma ci sono ancora i treni ?????? non lo sapevo……

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