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Simonetti dovrebbe tacere

Non solo Simonetti non ha il buon gusto di tacere sull’argomento ma, ora che occupa nuovamente l’ambito emiciclo di Montecitorio, si permette di affermare che le sue dimissioni sono state un toccasana per il Territorio.
Mi pare un comportamento scorretto da stigmatizzare che non fa onore ad un rappresentante del Popolo Italiano e del Biellese in particolare che certamente si merita ben di più.
Preg.mo Direttore
mentre i politici biellesi, dagli On.li Susta e Favero ai consiglieri regionali Barazzotto e Pichetto al neo Sindaco di Biella Cavicchioli, sono impegnati a risolvere o almeno a cercare di risolvere il problema della ex Provincia di Biella, il ripescato SIMONETTI si permette di fare la voce grossa e dispensare giudizi sulla crisi della ex Provincia, giudizi da economista consumato, gettando fumo negli occhi ai Biellesi e si appella al solito ritornello Bossiano (Roma ladrona), che gli ha permesso di abbandonare la professione di geometra e sistemarsi, per tutta la vita, a Roma, luogo nel quale può esprimere tutte le sue doti di esperto in contabilità e bilanci, di pseudo difensore del territorio biellese e della ex Provincia di Biella che l’ha visto nel tempo (io allora ero presente) consigliere silente ed anonimo, certamente non ferrato in materie finanziarie, ricordato soltanto quale organizzatore di balletti internazionali, e successivamente, con il famoso colpo di mano di una notte del suo ex amico Bossi, Presidente ricordato dai Biellesi soltanto per la tassa sui passi carrai……
Dopo un periodo di letargo dovuto al pessimo risultato elettorale che l’ha visto escluso dal Parlamento Italiano, dopo aver “tifato” affinchè Buonanno valicasse anche i confini nazionali, ora il geometra dI Mongrando (anzi l’ex) è ritornato a Roma a rappresentare i Biellesi (dice lui), a dire il vero ad impinguare le proprie tasche ed assicurarsi un futuro, certamente più roseo di quello che avrebbe avuto da modesto professionista di paese, arrogandosi anche il diritto di affermare che le sue dimissioni da Presidente della Provincia hanno permesso, con il commissariamento dell’Ente, la completa correttezza Istituzionale e finanziaria della gestione del bilancio provinciale. Personalmente è la prima volta che sento che l’obbiettivo di un Ente è quello di essere amministrato da un Commissario Prefettizio.
Non solo Simonetti non ha il buon gusto di tacere sull’argomento ma, ora che occupa nuovamente l’ambito emiciclo di Montecitorio, si permette di affermare che le sue dimissioni sono state un toccasana per il Territorio.
Mi pare un comportamento scorretto da stigmatizzare che non fa onore ad un rappresentante del Popolo Italiano e del Biellese in particolare che certamente si merita ben di più.
Emilio Vaglio
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