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Oltre 100 ingegneri hanno visitato il Nuovo Ospedale

Mercoledì 25 giugno oltre 100 ingegneri, ingegneri clinici ed ingegneri che si occupano di impianti di condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione hanno partecipato al seminario e alle visite guidate sul nuovo ospedale, che si sono svolti proprio nel nuovo nosocomio.
Mercoledì 25 giugno oltre 100 ingegneri, ingegneri clinici ed ingegneri che si occupano di impianti di condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione hanno partecipato al seminario e alle visite guidate sul nuovo ospedale, che si sono svolti proprio nel nuovo nosocomio.
I professionisti provenivano non solo dal Biellese, ma in gran numero anche dal Torinese e dal Vercellese. Numerosi i partecipanti anche da fuori regione: Aosta, Bergamo, Milano, Roma, Lecce, Caserta.
Il seminario, dal titolo “Il Nuovo Ospedale di Biella”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Biella e dall’ASL BI, ha rappresentato l’occasione per presentare e discutere le principali scelte tecnologiche ed organizzative adottate per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera e per consentire ai professionisti di conoscere nel dettaglio il processo di progettazione, nonché le caratteristiche tecniche e tecnologiche della struttura. Durante il convegno si sono susseguite le relazioni di ben 17 professionisti, appartenenti in prevalenza all’Azienda Sanitaria Locale di Biella, ma anche all’Ordine degli Ingegneri di Biella, alla Direzione di cantiere del nuovo ospedale e a studi specializzati, anche non biellesi, in Ingegneria ed impiantistica.
Durante la visita ai locali tecnici, al blocco operatorio, al Dipartimento di Emergenza, alle stanze di degenza e ad altri servizi, i partecipanti hanno potuto constatare personalmente le caratteristiche ed il funzionamento degli impianti e delle tecnologie installate, sotto la guida dei professionisti che hanno spiegato le motivazioni delle scelte effettuate.
Alla giornata formativa hanno partecipato personalità di spicco, quali l’Ingegner Giorgio Bo, Delegato per il Piemonte e la Valle d’Aosta dell’Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione (AiCarr), Alessio Rebola, Coordinatore della Commissione Biomedica dell’Ordine degli Ingegneri di Torino, e Giovanni Poggialini, Delegato per Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC), nonché responsabile scientifico dell’evento. Presenti anche Paola Freda, Dirigente della Struttura Complessa Ingegneria Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute di Torino, Past President dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC), consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Torino e Vicepresidente della Federazione Interregionale degli Ordini degli Ingegneri del Piemonte e della Valle d’Aosta (F.I.O.P.A.), che commenta così l’esperienza biellese: «Apprezzo notevolmente lo sforzo, risultato efficace, di portare a termine l’opera, nonostante gli imprevisti derivanti anche dagli appalti delle opere pubbliche. Ritengo che il nuovo ospedale di Biella sia una struttura adeguata, con una buona dotazione tecnologica e che, pertanto, potrà rispondere bene alle esigenze della popolazione, dedicando un’attenzione particolare all’organizzazione per “intensità di cura”, forma già consolidata in altre realtà e che forse per la prima volta potrà essere applicata in Piemonte grazie a questa nuova struttura ospedaliera».
Paola Arneodo, Responsabile del Servizio Tecnico e Direttore del Dipartimento Tecnico-Logistico dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera “S. Croce e Carle” di Cuneo e rappresentante per la Regione Piemonte della Società Italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità (S.I.A.I.S.), focalizza l’attenzione sull’importanza di poter disporre di un nosocomio nuovo e adatto alle esigenze della Sanità odierna: «L’apertura di un nuovo ospedale costituisce un momento molto importante, anche per ottemperare alle nuove normative, che non sempre possono essere pienamente soddisfatte con normali lavori di ristrutturazione. Provengo da un’Azienda Sanitaria Ospedaliera caratterizzata dalla presenza di nosocomi che, come numerosi ospedali d’Italia, risultano molto datati. Invidio questa realtà biellese che diventa imprescindibile per poter attuare una Sanità moderna. Dico questo, anche se la realizzazione di nuove strutture nel nostro Paese è molto complessa e richiede mediamente 12 anni di lavoro, tempi non compatibili con l’evoluzione della moderna realtà di edilizia sanitaria e spesso segnati da contenziosi con le imprese e dalle difficoltà delle imprese stesse ad eseguire i lavori con elevati ribassi d’asta. Il completamento di un’opera è dunque un traguardo importante che può essere reso possibile solo con la collaborazione di tutti, tecnici ed amministratori, che, tra l’altro cambiano negli anni, durante l’esecuzione dei lavori. Infine, un nuovo ospedale, data la flessibilità strutturale ed impiantistica, consente più facilmente l’installazione di apparecchiature complesse come viene richiesto ad aziende ad elevata complessità».
L’Ordine degli Ingegneri di Biella ha espresso la propria soddisfazione per la buona riuscita dell’evento.
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