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“Gim, paladino di un sogno”: un concorso narrativo per raccontare il tumore
La Fondazione Edo ed Elvo Tempia Valenta per la lotta contro i tumori onlus, in collaborazione con la Struttura Complessa Formazione e Comunicazione dell’ASL BI, organizza il concorso narrativo nazionale “Gim, paladino di un sogno”
La Fondazione Edo ed Elvo Tempia Valenta per la lotta contro i tumori onlus, in collaborazione con la Struttura Complessa Formazione e Comunicazione dell’ASL BI, organizza il concorso narrativo nazionale “Gim, paladino di un sogno”
L’idea del concorso letterario nasce per raccontare la malattia oncologica e per testimoniare l’esistenza di un mondo costruito sul lavoro “di cura”, cioè sul prendersi cura nella quotidianità delle persone ammalate di tumore.
Gli elaborati potranno diventare prezioso materiale formativo e didattico, nell’ottica della medicina narrativa.
Franco Piunti, Direttore Sanitario dell’ASL BI, spiega: «Da tempo, l’ASL di Biella ha avviato numerose iniziative con le associazioni presenti nel territorio biellese, al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti. La socializzazione della propria esperienza di malattia è una delle modalità che sembra, più di altre, aiutare l’ammalato ad affrontare la sofferenza di questi percorsi, in modo meno traumatico».
Il concorso, istituito alla memoria di Elvo Tempia, detto “Gim”, giunge così alla sua quinta edizione, ma è la prima volta in cui l’ASL BI, partecipa alla realizzazione di questa iniziativa. Un’altra novità di questa edizione consiste nel fatto che è aperta non solo ai pazienti e famigliari, ma anche a tutti gli operatori sanitari e sociali che si impegnano nelle pratiche di cura in ambito oncologico. In tal senso, questa quinta edizione assume un duplice valore: terapeutico, per pazienti e famigliari che intendano raccontare la propria esperienza di malattia, e formativo per tutti gli operatori che sono coinvolti nei processi di cura delle patologie oncologiche.
Viola Erdini, co-presidente della Fondazione Tempia, ricorda: «Il concorso era nato, nel 2007, dalle testimonianze di dolore raccolte durante gli incontri dei gruppi di ascolto e per spronare le persone a raccontare in prosa e in poesia esperienze e sensazioni legate alla malattia oncologica. La parola, importante per raccontare, ha dato a molti il coraggio di condividere situazioni spesso tragiche: dai racconti che ci sono pervenuti negli anni è emerso che un grande dolore a volte annienta, a volte fa nascere grandi cose».
Mario Alberto Clerico, Direttore del Dipartimento di Oncologia dell’ASL BI, aggiunge: «La comunicazione non può essere scissa dal percorso di cura. Per noi medici è fondamentale conoscere la storia dei nostri pazienti; abbiamo bisogno che ci raccontino la propria esperienza per consentirci di capire cosa davvero possiamo fare per loro, in un momento della vita in cui la malattia rappresenta un grande peso, sotto il profilo fisico ed emotivo, per sé e per i propri famigliari».
Per aderire al concorso occorre presentare un’opera inedita in prosa (racconto breve a carattere autobiografico o di fantasia) oppure in poesia, entro e non oltre il 31 gennaio 2015.
Il testo, possibilmente, non dovrebbe superare le 5 cartelle (al massimo 10.000 battute, dunque spazi inclusi).
L’elaborato dovrà essere spedito all’indirizzo di posta elettronica concorsoletterario@fondazionetempia.org. Nel caso in cui non sia possibile l’invio in formato elettronico, contattare la segreteria della Fondazione Tempia (Biella, via Malta, 3 – 015.351830).
I partecipanti dovranno specificare se, in caso di pubblicazione, il testo dovrà riportare il nome dell’autore uno pseudonimo oppure se mantenere l’anonimato.
E’ prevista la pubblicazione in un volume di raccolta in formato cartaceo delle opere che un’apposita giuria, composta da esponenti del mondo culturale e professionale, valuterà come più meritevoli. Gli elaborati selezionati verranno pubblicati sui siti internet della Fondazione Edo ed Elvo Tempia e dell’ASL BI.
A concorso concluso, è prevista una cerimonia di premiazione, in data da definire.
Vincenzo Alastra, Direttore della Struttura Complessa Formazione e Comunicazione dell’ASL BI e Direttore del concorso commenta così la validità dell’iniziativa: «Il concorso letterario “Gim, paladino di un sogno” è uno dei progetti che come azienda stiamo sviluppando al fine di diffondere sempre di più una cultura della narrazione e dell’ascolto. Facciamo tutto ciò in quanto come pazienti e famigliari, ma anche come professionisti e volontari, la narrazione della propria esperienza è a fondamento di una buona qualità della vita ed incide su diversi aspetti della salute di ciascun individuo. La Struttura Formazione e Comunicazione dell’ASL BI si trova così ancora una volta a collaborare proficuamente su questo terreno con la Fondazione Edo ed Elvo Tempia».
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