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Gli Sprok terminano la carriera con un Cd

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A distanza di due anni dall’ultimo disco, in occasione dei 20 anni dalla nascita del gruppo, gli Sprok decidono di ufficializzare la fine della loro attività musicale pubblicando un doppio album contenente le canzoni più famose e le prime registrazioni degli inizi. Il disco si chiama “45 Sfumature di Punk – Parte1 e Parte 2” ed è disponibile solo richiedendolo a: enrico@sprok.it.

A distanza di due anni dall’ultimo disco, in occasione dei 20 anni dalla nascita del gruppo, gli Sprok decidono di ufficializzare la fine della loro attività musicale pubblicando un doppio album contenente le canzoni più famose e le prime registrazioni degli inizi. Il disco si chiama “45 Sfumature di Punk – Parte1 e Parte 2” ed è disponibile solo richiedendolo a: enrico@sprok.it.

Il doppio Cd, contiene 45 tra le più belle canzoni del gruppo, registrazioni inedite e versioni demo dagli inizi, dal 1994 a oggi. Un omaggio a tutti quelli che hanno preso parte al progetto Sprok, come musicisti e come amici e un doveroso ricordo da lasciare ai tanti fans, che vorrebbero sempre dischi nuovi, ma non è più possibile per gli Sprok realizzarli, per svariati motivi.

“Siamo però fieri e ci teniamo a sottolinearlo, di avere nuovamente in copertina, un campione dello sport biellese, il Football Freestyler Lorenzo Majolo, un orgoglio della nostra provincia, che si sta facendo notare in tutto il mondo già da molti anni. Un ragazzo giovane, ma di grande talento, apprezzato in ogni sua performance. Si è esibito con i Club Dogo agli MTV Music Awards e con Emis Killa e in molti altri importanti eventi.” Ci teniamo molto che venga citato – afferma Enrico Gariazzo, anima del gruppo –  visto che riteniamo siano troppo spesso sottovalutati a Biella, tanti talenti che non fanno parte degli sport “convenzionali”.

L’edizione limitata in confezione personalizzata, destinata ai fans più fedeli, presentata tramite Facebook di “45 Sfumature di Punk”, è stata esaurita in pochi giorni. Per gli Sprok termina un’avventura avvincente, ricca di successi e lunghissima. Ma la parola fine in questo caso è inappropriata. Più corretto parlare di trasformazione. “Ci tengo a sottolineare che abbiamo solo smesso di suonare e siamo ancora molto uniti e amici tra di noi come sempre. Mio nipote Edoardo rappresenta il mio nuovo percorso artistico – svela Enrico Gariazzo -. Probabilmente a breve uscirà un mio disco solista. Posso solo dire che sarà un lavoro molto vicino alle sonorità del punk, ma molto più pop e gestito dalla magia delle favole per bambini moderni”.

In attesa di assaporare questa novità assoluta, i fan degli Sprok possono ripercorrere la storia del gruppo ascoltando il doppio Cd appena uscito.

Un lavoro che parla della formazione nata il 4 luglio 1994, da un gruppo di amici con la passione per il punk rock, si riuniva in una cantina, per condividere la voglia di fare musica. Era il compleanno di Enrico, i suoi primi 20 anni. Di li a poco nasceva un gruppo musicale, ma principalmente di amici. Scherzando sui suoni onomatopeici più strani, si decise che il gruppo dovesse chiamarsi Sprok. All’epoca non tutti avevano la possibilità di utilizzare strumenti multimediali, tantomeno Internet, gli Sprok erano tutti operai e le canzoni le registravano in demo su audio cassetta, con risultati veramente scadenti.

Eppure, da quel mondo di semplicità e pochi mezzi, è nata la storia degli Sprok, che tra alti e bassi, a detta di tanti, resta il gruppo punk più amato e discusso nel Biellese e non solo.

Sono passati tanti anni dal primo ufficiale concerto degli Sprok, nel 1996, ai Giardini Zumaglini, quando nessuno si aspettava che la loro presenza attirasse centinaia di ragazzi, specialmente perchè il concerto era fortemente legato alla protesta contro l’amministrazione comunale di allora, che continuava a non ascoltare e non volere confrontarsi con gli skaters del Biellese, per la realizzazione di strutture adeguate. Che sono poi state fatte, e anche bene (ndr).

Da lì in poi per gli Sprok, carichi del sostegno di tanti ragazzi, è sempre stata una battaglia, sempre pacifica e sempre a sostegno di valori quali l’onestà e l’impegno sociale, ma molto poco convenzionale. Negli anni successivi c’è da ricordare l’iniziativa “Giochi Sporki”, sostenuta all’associazione Apertamente, fondata dall’attuale presidente dell’ ATL Luciano Rossi, che tanto ha aiutato il gruppo. L’iniziativa ha portato centinaia di ragazzini a partecipare ad un concerto degli Sprok, inaugurando lo spazio esterno del CDA, per una raccolta di materiale didattico destinato ai ragazzi dei campi profughi, in fuga dalla guerra in Kosovo. Come i concerti a sostegno di Emergency, per la campagna Sminamondo.

Scelti da Red Ronnie, gli Sprok finiscono anche in televisione nelle due trasmissioni musicali più importanti dell’epoca: Help e Roxy Bar, che allargano la loro notorietà al di fuori del piemonte.

Gli anni successivi al successo popolare di fine anni 90, hanno però visto gli Sprok confrontarsi anche con serie difficoltà. Dopo soli due anni, il loro terzo cantante, lascia il gruppo per abbandonare definitivamente la musica. Ma ci sono importanti impegni da rispettare e Enrico, chitarrista della band e autore di testi e musica, decide di mettersi in gioco al microfono, pur non avendo particolari doti canore. I concerti e le iniziateive quindi non si fermano. Di li a poco esce “Latte Blu”, forse il disco più apprezzato degli Sprok, che li porta a suonare nel tour estivo di “Amici di Maria”, nella prima edizione, che si chiamava ancora “Saranno Famosi”. Il disco contiene la canzone “Il Gioco”, scelta istintivamente da Leonardo Pieraccioni per il film “Il Principe e il pirata”, nel quale gli Sprok appaiono come comparse, ma poi bocciata dalla produzione. Poi il contratto con Videoradio, etichetta legata a RAI Trade con la quale esce il disco “Te lo dico in faccia”, distribuito in tutta Europa.

Nonostante il successo del disco, gli Sprok subiscono una crisi profonda, dettata dai cambiamenti di formazione, una maledizione che perseguita il gruppo da sempre. Trovare persone talentuose e determinate, diventa sempre più difficile a Biella. Il gruppo si prende una lunga pausa, Trinca, bassista e co­fondatore, si trasferisce in Spagna, per dare un futuro migliore alla sua famiglia.

Enrico, più patriota, resta a Mongrando, nel paese dove è cresciuto e dove ha intenzione di continuare a vivere.

Mentre la situazione lavorativa in Italia peggiora, Enrico scrive i brani per un nuovo album degli Sprok, nel frattempo perde il lavoro, ma non la passione per la musica. Nel 2012 gli Sprok si riuniscono per registrare forse il disco più importante della loro storia. Grazie alla produzione di Daniele Giordana, (Agnostic Front, Metallica, Hatebreed, Biohazard, Madball, Sick Of It All, Dropkick Murphys, Suicidal Tendencies, Paolo Conte, Claudio Baglioni), Nasce “Morire dopo i pasti”. Un disco semplicemente rock, scarno di qualsiasi contaminazione elettronica, sovraincisioni e auto­tune.

Il disco raccoglie migliaia di consensi sui social network e su youtube, ma non vende abbastanza nei canali legali, per far sopravvivere gli Sprok che, anche a causa della distanza e dei gravi problemi di salute del fondatore Enrico, decidono di terminare la loro attività… per il momento.

Niente è per sempre, neanche la fine di un sogno.

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