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Al Lions Club Bugella Civitas è di scena l’amore per la montagna

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Entusiasmante inizio anno 2014 per il club Lion Biella Bugella Civitas con due serate da ricordare, l’ingresso di una nuova socia nella serata della Charter alla presenza del Governatore Distrettuale, Nicola Carlone, e l’incontro con il lion Luigi Ploner che ha raccontato la sua esperienza di partecipazione al Tor des Geants. La nuova socia è Giovanna Mosca Amabili.

Entusiasmante inizio anno 2014 per il club Lion Biella Bugella Civitas con due serate da ricordare, l’ingresso di una nuova socia nella serata della Charter alla presenza del Governatore Distrettuale, Nicola Carlone, e l’incontro con il lion Luigi Ploner che ha raccontato la sua esperienza di partecipazione al Tor des Geants.

La nuova socia è Giovanna Mosca Amabili. Già Commissaria del Comitato Femminile di Croce Rossa, per la sua particolare inclinazione e per l’impegno sociale è ora incaricata del ruolo di Responsabile Provinciale del settore Supporto Inclusione Sociale (Area 2) della Croce Rossa Italiana di Biella. Nipote del Conte Ettore Barberis, negli ultimi anni di vita della zia, Ada Barberis Fortina, condividendo il suo spirito, ha seguito personalmente il progetto borsa di studio “Augusto e Ada Fortina” a favore della Banda Musicale Provinciale Giovanile nell’ambito dei Service del Lions verso questa realtà giovanile.

“Siamo sicuri – spiegano dal club – che la nuova socia parteciperà in modo attivo ed efficiente alla vita del club. La serata del 19 febbraio è stata dedicata all’amore per la montagna così sentito tra la gente biellese. Luigi Ploner, 61 anni, ha partecipato e portato a termine tutte le 4 edizioni del Tor des Geant e pertanto è considerato un “senatore” con partecipazione di diritto al trail”.

Il percorso, una gara molto sentita che unisce in un unico evento lo spirito dell’andare per monti, si snoda lungo le due Alte Vie della Valle d’Aosta con partenza ed arrivo a Courmayeur per un totale di circa 330km (200 miglia) e 24000 metri di dislivello positivo, seguendo per prima l’Alta Via n°2 verso la bassa Valle e ritornando per l’Alta Via n°1. Il passaggio ai piedi dei 4000 valdostani rende il percorso di una bellezza unica. Non è solo una gara, ma una sfida, un traguardo, è amicizia, condivisione del limite, difficoltà enormi, emozioni forti, momenti indimenticabili. Il suo racconto, commosso ed appassionato, di una esperienza che va al di là della semplice performance sportiva e incarna l’attaccamento viscerale dei Biellesi alla montagna e ai suoi valori più puri ha conquistato il numeroso pubblico presente, che ha capito che bisogna nella vita aver pazienza, non arrendersi davanti agli insuccessi, saper resistere alla fatica, saper apprezzare il bello al di là delle difficoltà.

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