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Tentato omicidio: non si ferma all’alt e per poco non investe un poliziotto

Tentato omicidio, è questa l’accusa mossa contro un biellese fermato questa mattina a Ponderano dopo due giorni di latitanza

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BIELLA – Tentato omicidio, è questa l’accusa mossa contro un biellese fermato questa mattina a Ponderano dopo due giorni di latitanza. L’uomo dovrà rispondere non solo di resistenza a pubblico ufficiale, per non essersi fermato all’alt, ma anche per aver tentato di investire un poliziotto che provava a bloccarlo.

Tentato omicidio, al termine di un inseguimento

Tutto è iniziato nel corso della serata di lunedì a Ponderano. Quando la polizia ha intimato l’alt a una Fiat Idea che era tenuta sotto controllo, il conducente, anziché fermarsi per il controllo, ha accelerato ed è scappato. Ne è nato un rocambolesco inseguimento, che ha visto coinvolte tre auto di Squadra Mobile e Volante. Ormai braccato, l’uomo al volante non ha esitato a speronare le vetture delle forze dell’ordine. Non solo. Durante questi attimi concitati, un agente della Mobile era sceso dall’abitacolo per bloccare l’uomo, ma quest’ultimo intenzionalmente lo ha schiacciato tra la portiera anteriore destra della macchina di servizio e la propria auto, facendolo cadere a terra.

Poi è ripartito. Fortunatamente il poliziotto è riuscito a rialzarsi subito evitando così di essere investito.

Caccia all’uomo e trenta giorni di prognosi per il poliziotto

Alla fine l’automobilista è riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre l’agente, accompagnato all’ospedale, è stato dimesso con una prognosi di trenta giorni. La caccia, però, era tutt’altro che finita. Gli investigatori della questura, infatti, conoscevano perfettamente l’identità dell’automobilista, trattandosi di un personaggio già noto alle forze dell’ordine.

Nel giro di breve tempo, le indagini hanno permesso di rintracciare rapidamente la Fiat Idea, abbandonata in via Trivero. Nessuna traccia del conducente. Nel frattempo, quindi, la Procura della Repubblica ha emesso un fermo di indiziato di delitto, nei confronti del fuggitivo, per il reato di tentato omicidio aggravato.

La perquisizione a casa di un’amica

Pertanto questa mattina è stato disposto un servizio straordinario da parte della Questura di Biella, finalizzato alla ricerca del latitante, con il concorso di personale della Squadra Mobile, dell’UPGSP e del Reparto Prevenzione Crimine di Torino.

In particolare le ricerche si sono focalizzate presso l’abitazione di una ragazza residente a Ponderano, attualmente sottoposta alla misura degli arresti domiciliari e precedentemente arrestata per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Arrestati sia lui che la ragazza che lo ospitava

Durante la perquisizione la ragazza, dopo ripetute e incalzanti domanti dei poliziotti, ha riferito di aver effettivamente fornito ospitalità all’uomo, consapevole del fatto che fosse ricercato dalla polizia, e che lo stesso, resosi conto dell’arrivo dei poliziotti, era scappato dall’abitazione.

Molti degli uomini impiegati nel servizio sono stati quindi dislocati in vari punti della zona allo scopo di rintracciare l’uomo, mentre altri hanno continuato a perquisire l’appartamento. Quest’ultima è stata la scelta vincente: la ragazza aveva mentito.

La perquisizione ha infatti dato esito positivo: l’uomo è stato trovato nascosto nell’antibagno, sotto alcuni vestiti.

Per questa ragione gli operatori della polizia di Stato hanno proceduto al fermo dell’uomo, dando esecuzione al provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica, e all’arresto della donna, in quanto responsabile del reato di favoreggiamento personale.

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