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Cronaca

Dipendente Seab muore sul posto di lavoro

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Si è sentito male all’improvviso, durante un momento di pausa dal lavoro. E non c’è stato più nulla da fare.
La tragedia si è consumata nella sede di via Candelo della Seab, dove un lavoratore ha perso la vita.
Si tratta di Andrea Furlan, 56 anni, residente a Ronco Biellese e storico dipendente dell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti.
Dopo aver effettuato il quotidiano giro con il mezzo che spazza le strade, era rientrato in magazzino per una delle normali tappe di ordinaria  manutenzione del veicolo. Erano all’incirca le 11 e lui si trovava negli spogliatoi per una pausa. All’improvviso ha avvertito un forte dolore al petto.
I soccorsi sono stati rapidi. Anche perché in sede era presente il medico dell’azienda. La dottoressa lo ha assistito e gli ha prestato le prime cure, in attesa che arrivassero il personale del 118. I sanitari hanno quindi tentato di rianimarlo, praticando il massaggio cardiaco. Ogni sforzo, però, si è rivelato vano. Il cuore di Furlan non ha ripreso a battere.
E’ probabile che a stroncarlo sia stato un infarto fatale.
La notizia del dramma consumatosi sul posto di lavoro ovviamente ha scosso parecchio i dipendenti di Seab.
«Sono rimasto di sasso quando l’ho saputo – spiega Massimo Rossi, uno dei colleghi -. Non volevo e non potevo crederci. Pensavo fosse uno scherzo. Ultimamente avevamo giri diversi, ma per diversi anni abbiamo lavorato insieme e in passato avevo avuto modo di conoscerlo anche al di fuori dell’azienda».
«Era una bravissima persona – lo ricorda -, di quelle che ti fanno morire dal ridere, che sanno rendere le giornate più leggere. Aveva sempre la battuta pronta su tutto ed era simpatico con tutti».
Lavorava in Seab ormai da una vita: «Sul lavoro era molto serio – ricorda ancora il collega -, penso di non averlo mai visto arrivare un giorno in ritardo. Aveva iniziato a fare questo mestiere tanti anni fa. Una volta ci aveva raccontato di quando addirittura le scope se le fabbricavano da soli».
Ben voluto e appezzato da tutti, Furlan lascia un grande vuoto in chi lo ha conosciuto.
«L’ultima volta – sono le parole commosse di Massimo – l’avevo visto venerdì o sabato. Era seduto su una panchina e teneva una brioches tra le mani. “Ancora che mangi?”, gli avevo chiesto ridendo. E lui, come al solito ridendo a sua volta, mi ci aveva mandato. Era davvero una persona in gamba, non riesco a credere che non ci sia più».
Andrea Furlan lascia la moglie e la mamma. Il funerale è stato celebrato ieri mattina alle 10 nella chiesa di Vaglio Biella. Nella stessa chiesa, questa sera alle 20, sarà recitato il rosario.
Dopo la cerimonia funebre, la salma è stata tumulata nel cimitero di Vaglio.

Si è sentito male all’improvviso, durante un momento di pausa dal lavoro. E non c’è stato più nulla da fare.
La tragedia si è consumata nella sede di via Candelo della Seab, dove un lavoratore ha perso la vita.
Si tratta di Andrea Furlan, 56 anni, residente a Ronco Biellese e storico dipendente dell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti.
Dopo aver effettuato il quotidiano giro con il mezzo che spazza le strade, era rientrato in magazzino per una delle normali tappe di ordinaria  manutenzione del veicolo. Erano all’incirca le 11 e lui si trovava negli spogliatoi per una pausa. All’improvviso ha avvertito un forte dolore al petto.
I soccorsi sono stati rapidi. Anche perché in sede era presente il medico dell’azienda. La dottoressa lo ha assistito e gli ha prestato le prime cure, in attesa che arrivassero il personale del 118. I sanitari hanno quindi tentato di rianimarlo, praticando il massaggio cardiaco. Ogni sforzo, però, si è rivelato vano. Il cuore di Furlan non ha ripreso a battere.
E’ probabile che a stroncarlo sia stato un infarto fatale.
La notizia del dramma consumatosi sul posto di lavoro ovviamente ha scosso parecchio i dipendenti di Seab.
«Sono rimasto di sasso quando l’ho saputo – spiega Massimo Rossi, uno dei colleghi -. Non volevo e non potevo crederci. Pensavo fosse uno scherzo. Ultimamente avevamo giri diversi, ma per diversi anni abbiamo lavorato insieme e in passato avevo avuto modo di conoscerlo anche al di fuori dell’azienda».
«Era una bravissima persona – lo ricorda -, di quelle che ti fanno morire dal ridere, che sanno rendere le giornate più leggere. Aveva sempre la battuta pronta su tutto ed era simpatico con tutti».
Lavorava in Seab ormai da una vita: «Sul lavoro era molto serio – ricorda ancora il collega -, penso di non averlo mai visto arrivare un giorno in ritardo. Aveva iniziato a fare questo mestiere tanti anni fa. Una volta ci aveva raccontato di quando addirittura le scope se le fabbricavano da soli».
Ben voluto e appezzato da tutti, Furlan lascia un grande vuoto in chi lo ha conosciuto.
«L’ultima volta – sono le parole commosse di Massimo – l’avevo visto venerdì o sabato. Era seduto su una panchina e teneva una brioches tra le mani. “Ancora che mangi?”, gli avevo chiesto ridendo. E lui, come al solito ridendo a sua volta, mi ci aveva mandato. Era davvero una persona in gamba, non riesco a credere che non ci sia più».
Andrea Furlan lascia la moglie e la mamma. Il funerale è stato celebrato ieri mattina alle 10 nella chiesa di Vaglio Biella. Nella stessa chiesa, questa sera alle 20, sarà recitato il rosario.
Dopo la cerimonia funebre, la salma è stata tumulata nel cimitero di Vaglio.

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