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Cronaca

All’Alpe Margosio ricordando Margherita e Fra Dolcino

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Come ogni anno, la seconda domenica di settembre, dolciniani e valdesi si sono ritrovati per celebrare l’anniversario della morte di quello che era considerato un cristiano eretico e per ricordare che proprio l’8 settembre del 1943 ebbe inizio la Resistenza

In una giornata decisamente piovosa, a oltre settecento anni dal martirio di fra Dolcino e Margherita, come ogni anno la seconda domenica di settembre, dolciniani e valdesi si sono ritrovati domenica all'alpe Margosio (nell'oasi Zegna) per celebrare l'anniversario della morte di quello che era considerato un cristiano eretico.

E' stata l'occasione anche per pregare per la pace in Siria e ricordare che proprio l'8 settembre del 1943 ebbe inizio la Resistenza. A celebrare il culto sono state Alga Barbacini e Francesca Cozzi, diacone delle chiese valdesi di Biella e di Intra. Presente anche il pastore della chiesa di Aosta, Maurizio Abbà.

A tener viva la storia e il sacrificio di Dolcino era stato Tavo Burat che era riuscito anche a coinvolgere Dario Fo e Franca Rame, nel 1977, con la rappresentazione “Mistero Buffo”.

Il testo commentato, domenica al culto valdese, riguardava la parabola tratta dal Vangelo di Luca in cui il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare", e vi ubbidirebbe.

Il significato sta nel fatto che un granello di senape, pur piccolissimo, può dar vita ad una pianta così grande che “gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra”.

Quindi tutti noi se abbiamo la forza di volontà possiamo compiere imprese incredibili.

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