Attualità
Perchè devo far lavorare gratis i profughi? E gli italiani?
Com’è noto Katia Giordani, sindaco di Quaregna, è anche titolare di un’attività commerciale (cambio gomme). Oggi ha ricevutola richiesta dal Centro per l’accoglienza di far lavorare (gratis) un giovane che vuole imparare il mestiere. Ecco la sua risposta postata sul suo profilo fb.
Alle 14.00 ricevo una chiamata dal Centro per L’accoglienza di Biella che mi chiede se possono avviare al lavoro un ragazzo che desidera imparare il mestiere del meccanico gommista anche gratuitamente. Rispondo gentilmente che il gratuitamente non esiste perche’ rasenta lo sfruttamento ed è inammissibile contravvenire alle norme in materia di sicurezza sul lavoro, aggiungendo che il mio pensiero ricade su padri di famiglia nostri connazionali che hanno perso il lavoro e accedono al Fondo Sociale per poter pagare le bollette, va ai giovani che una volta diplomati, sono avviati ad un futuro di disoccupazione o alla meglio di lavori saltuari.Ho spiegato che a forza di concentrarsi sul processo di accoglienza stiamo perdendo di vista le reali necessità della popolazione biellese rischiando di dar luogo ad episodi di disuguaglianza al contrario.
Com’è noto Katia Giordani, sindaco di Quaregna, è anche titolare di un’attività commerciale (cambio gomme). Oggi ha ricevutola richiesta dal Centro per l’accoglienza di far lavorare (gratis) un giovane che vuole imparare il mestiere. Ecco la sua risposta postata sul suo profilo fb.
Alle 14.00 ricevo una chiamata dal Centro per L’accoglienza di Biella che mi chiede se possono avviare al lavoro un ragazzo che desidera imparare il mestiere del meccanico gommista anche gratuitamente. Rispondo gentilmente che il gratuitamente non esiste perche’ rasenta lo sfruttamento ed è inammissibile contravvenire alle norme in materia di sicurezza sul lavoro, aggiungendo che il mio pensiero ricade su padri di famiglia nostri connazionali che hanno perso il lavoro e accedono al Fondo Sociale per poter pagare le bollette, va ai giovani che una volta diplomati, sono avviati ad un futuro di disoccupazione o alla meglio di lavori saltuari.Ho spiegato che a forza di concentrarsi sul processo di accoglienza stiamo perdendo di vista le reali necessità della popolazione biellese rischiando di dar luogo ad episodi di disuguaglianza al contrario.
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