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I tedeschi all’assalto dei negozi di via Italia

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Babbo Natale ha portato ad alcuni esercenti di via Italia una proposta di acquisto della propria attività commerciale. Questa volta però i cinesi non c’entrano assolutamente nulla. La cordata infatti è biellese con appoggio tedesco. L’obiettivo è ambizioso: trasformare la via principale cittadina in un centro commerciale all’aperto – cosiddetto naturale – in grado di fare concorrenza a quelli tradizionali della grande distribuzione, situati in periferia. Protagonista della nuova sfida è l’associazione “015 Biella” costituitasi nel luglio 2014, con sede presso l’Unione industriale, allo scopo specifico di rilanciare il centro cittadino.

Babbo Natale ha portato ad alcuni esercenti di via Italia una proposta di acquisto della propria attività commerciale. Questa volta però i cinesi non c’entrano assolutamente nulla. La cordata infatti è biellese con appoggio tedesco. L’obiettivo è ambizioso: trasformare la via principale cittadina in un centro commerciale all’aperto – cosiddetto naturale – in grado di fare concorrenza a quelli tradizionali della grande distribuzione, situati in periferia. Protagonista della nuova sfida è l’associazione “015 Biella” costituitasi nel luglio 2014, con sede presso l’Unione industriale, allo scopo specifico di rilanciare il centro cittadino.

Nel settembre scorso l’associazione aveva organizzato incontri pubblici il cui esito, soddisfacente, ha evidentemente fatto sì che si passasse in breve all’azione, iniziando a sondare i vari esercenti del centro sulla possibilità di cedere le proprie attività. E a questo punto entrano in gioco i tedeschi. Affinchè il centro commerciale all’aperto possa essere appetibile ai consumatori è necessario che sia in grado di offrire la più completa varietà di prodotti (dagli alimentari all’abbigliamento, dall’elettronica al tempo libero, cultura e intrattenimento, ecc), altrimenti non esisterebbero le ragioni per cui gli utenti debbano modificare le proprie abitudini. Da qui dunque la necessità di rivolgersi alla società specializzata tedesca in grado di convincere innanzitutto i grandi marchi commerciali a investire in una località dell’Italia settentrionale chiamata Biella e far sì che nel futuro “centro commerciale all’aperto” vi sia la possibilità di acquistare di tutto, evitando sovrapposizioni (esempio, 25 negozi di abbigliamento a fronte di un unico supermercato di alimentari).

Il problema ovviamente non è solo quello di convincere gli esercenti a vendere i propri spazi ma anche trovare i fondi necessari per una simile operazione anche se i contatti già avviati con la Regione Piemonte e la collaborazione con Uib e Camera di commercio indicano la possibilità di accedere ai finanziamenti europei.

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