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Pausa Caffè

Un vecchio adagio veneto dice: “El tacon s’è pegio del buso” “el tacon s’è pegio del buso”

Pausa Caffè di Giorgio Pezzana

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Biellese, alternativa alle metropoli. E’ di questi giorni la statistica secondo la quale il 42 per cento della popolazione italiana vive già oggi in piccoli comuni o borghi.

BIELLA – Il sindaco di Biella, Claudio Corradino, annuncia che per il prossimo Natale la città non potrà permettersi le luminarie, che a suo dire costerebbero circa 60mila euro, cifra che attualmente l’amministrazione di palazzo Oropa non avrebbe in cassa.

Mi sembra una decisione molto triste, pur nel difficile momento che il mondo intero sta attraversando, costretto a fare i conti con una pandemia infinita e con gli effetti di un conflitto che sta impoverendo tutti e che rischia di degenerare. Pochi giorni dopo, contrordine. Qualche luminaria si farà e… “El tacon s’è pegio del buso” come diceva un adagio veneto.

Perché rivela un ripensamento che mette a nudo un modo di amministrare incerto e timoroso di perdere consensi. Insomma, i soldi o ci sono o non ci sono. Però, vorrei mestamente ricordare che nel marzo scorso, la Giunta del nostro capoluogo con il sindaco in testa, approvò l’aumento degli emolumenti che la legge concede al primo cittadino ed agli assessori.Tradotto in cifre ciò significa che nel 2022 questa decisione avrà un impatto pari a circa 158mila euro e nel 2023 l’aumento costerà 318mila euro.

Non è nel mio modo di pensare alla società ed alla politica il fare i conti nelle tasche altrui, ma credo che quel sentimento che si chiama pudore qualche riflessione dovrebbe sollecitarla. E’ assolutamente vero che i prossimi mesi richiederanno a tutti noi qualche sacrificio volto al contenimento dei consumi energetici, ma la giustificazione data dal sindaco per motivare un Natale al buio, non parla di contenimento dei consumi, ma di casse vuote.

Per questo mi sono permesso di ricordare che allorquando si votò per l’aumento degli emolumenti alla Giunta, nessuno si preoccupò della disponibilità o meno di liquidità in cassa. Forse la soluzione starebbe solo nella ricerca di qualche idea alternativa, quelle che stanno provando a mettere in campo ora, dopo avere ricevuto qualche tiratina di orecchie. Ma il rilancio di un capoluogo passa anche attraverso l’entusiasmo, la volontà, oserei dire la genialità di chi lo amministra.

La gestione un po’ timorosa del tran tran quotidiano affidata ad un gruppo di meste ed oneste mezze maniche, non ci porterà lontano.

 

Giorgio Pezzana

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2 Commenti

1 Commento

  1. Gianluca

    13 Ottobre 2022 at 10:46

    un altro detto dice l oseo ingordo se crepa il gozzo..
    vedremo le prossime comunali..

  2. giacomo

    14 Ottobre 2022 at 15:26

    Breve, coinciso e tagliente.
    Ottimo articolo.
    Chissà se quelli che si sono aumentati lo stipendio (preoccupandosi solo ed esclusivamente del LORO INTERESSE PERSONALE) proveranno un minimo di vergogna.
    Ah già, i politici (di TUTTE le fazioni) non provano MAI VERGOGNA.

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