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Cronaca

Massacra di botte un ragazzo, per lui divieto di accesso a tutti i locali pubblici del Vercellese per 2 anni

La vittima, selvaggiamente picchiata a calci e pugni, ha riportato la frattura del massiccio facciale

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A seguito di mirate indagini di polizia giudiziaria, i militari della Compagnia Carabinieri di Vercelli sono riusciti ad individuare l’autore di una aggressione ad un giovane italiano di 32 anni, che  veniva selvaggiamente picchiato a calci e pugni, riportando la  frattura del massiccio facciale con una prognosi di ben trenta giorni salvo complicazioni,  da un uomo italiano del 1979, già noto alle forze dell’ordine.

Tale grave episodio è avvenuto per futili motivi la notte tra l’8 ed il 9 ottobre nei pressi di un bar dell’area 24, una zona di Vercelli  particolarmente attenzionata dalle Forze dell’Ordine per la presenza di locali  aperti sino a tarda notte e di avventori spesso alterati dal consumo di sostanze alcoliche, con relative problematiche di assembramenti, schiamazzi e disturbo alla quiete pubblica, se non addirittura di liti ed aggressioni, come appunto quella avvenuta la notte del 9 ottobre.

La sinergia operativa instaurata  tra la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri  ha quindi  permesso agli uffici della Questura di Vercelli di  attivare tempestivi riscontri di carattere amministrativo sull’episodio e sul soggetto protagonista dell’aggressione, rilevando che lo stesso era stato già condannato in più occasioni per diversi gravi reati contro il patrimonio e la persona ed  aveva da poco finito di scontare un lungo periodo di detenzione carceraria.

Il Questore di Vercelli, competente per i provvedimenti di prevenzione nella provincia, ha emesso quindi nei confronti dell’aggressore, ritenuto un soggetto estremamente  pericoloso per la sicurezza pubblica, un divieto di accesso a tutti i locali pubblici e di pubblico spettacolo della provincia di Vercelli per la durata massima indicata dalla normativa vigente di ben due anni, nella fascia oraria serale e notturna.

La recente normativa,  emanata per la prevenzione di disordini negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico trattenimento,  prevede infatti che tale misura ablativa possa essere estesa a tutto l’ambito provinciale e non solo al singolo locale e relative vicinanze per quei soggetti ritenuti pericolosi e che siano stati precedente  arrestati (con successiva convalida dell’arresto) o condannati per delitti non colposi contro la persona o il patrimonio.

Tale provvedimento di prevenzione, la cui violazione comporta rilevanti conseguenze di carattere penale, costituisce  una risposta della competente Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, emessa con la massima celerità possibile e nella quasi immediatezza dei fatti, alle esigenze di  sicurezza della collettività. In particolare, nell’attuale momento di ripresa delle attività delle  discoteche e dei locali di divertimento, il  divieto di accesso garantisce la sicurezza degli altri avventori, impedendo a  facinorosi e soggetti inclini alla violenza di accedervi e di stazionare nelle relative vicinanze.

 

Immagine di repertorio

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