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Biella

Il biellese Ludovico Mosca approda alla Sampdoria

Intervista

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C’è un altro talento di Biella che sta iniziando la propria carriera nel mondo del “calcio che conta”. Stiamo parlando di Ludovico Mosca, difensore centrale classe 2005 con un fisico da corazziere. Lo scorso giugno ha raggiunto i quarti di finale dei play-off scudetto con la maglia della Pro Vercelli Under17, in estate si è poi concretizzato il passaggio a titolo definitivo dalla bianche casacche alla Sampdoria. Dagli addetti ai lavori viene indicato come uno dei talenti più promettenti dell’intero panorama nazionale per quanto concerne la sua età.

Gentilissimo ed estremamente disponibile, lo abbiamo raggiunto telefonicamente in una tarda mattinata, al rientro dopo il primo allenamento della giornata.

Allora Ludovico, innanzitutto i più sinceri complimenti per l’approdo in un settore giovanile di grande prestigio come quello blucerchiato.
«Grazie mille, davvero di cuore!».

Come e dove è iniziata la tua carriera calcistica?
«Ho iniziato nei Piccoli Amici della Biellese, società con la quale ho giocato sino agli Esordienti, poi dall’Under14 sono passato alla Pro Vercelli e con le bianche casacche ho trascorso quattro stagioni. Poi in estate il passaggio alla Samp, con la quale quest’anno disputerà il campionato Under18 Nazionali».

Come è nata la tua passione per il calcio?
«Un giorno nonno Alfonso mi portò al campo del San Biagio e lì ho fatto il mio primo allenamento con la Biellese. E’ nato tutto così».

Probabilmente è ancora prematuro parlarne, ma quali sono gli obiettivi per la tua carriera?
«Il mio sogno è quello di esordire in serie A e arrivare a indossare la maglia azzurra della nazionale».

Come hai vissuto la trattativa per l’approdo in blucerchiato?
«E’ stata una trattativa piuttosto lunga. I primi contatti risalgono al mese di giugno, ma solamente verso la metà di agosto abbiamo concretizzato con la firma. Il giorno prima mi hanno chiamato dicendomi che la mattina seguente avrei dovuto presentarmi a Bogliasco».

Rispetto a Vercelli, una realtà probabilmente più simile a Biella, come è cambiata la tua quotidianità?
«Al momento vivo in convitto appunto a Bogliasco, mentre a breve inizierà la scuola a Chiavari: sarà un istituto privato, che mi permetterà di adeguare gli orari delle lezioni agli allenamenti della squadra. In generale devo ancora ambientarmi per bene e calarmi in questa nuova realtà, ma condivido la camera con un altro ragazzo biellese (il classe Paolo Caramori, arrivato a Genova dalla Juventusm ndr) e questo senza dubbio mi agevola un po’».

Differenza tra essere un giocatore della Pro Vercelli e un giocatore della Sampdoria?
«Beh… quando ero a Vercelli magari al mattino riuscivo a uscire con qualche amico, mentre ora, anche se non ci sono allenamenti, svolgo in camera il programma di lavoro personalizzato che mi è stato assegnato dallo staff. Le mie giornate sono incentrate quasi totalmente sul calcio. E sicuramente l’intensità del gioco, sul campo. Ho avuto modo di allenarmi anche con la prima squadra e l’intensità del lavoro era davvero altissima».

Altri interessi oltre ovviamente al calcio?
«Non ho passioni particolari, come tutti i ragazzi della mia età mi piace poter uscire con gli amici appunto, magari andare in piscina. In generale rilassarmi, staccando magari dal mondo del pallone per qualche ora».

Squadra per la quale fai il tifo?
«Juventus!».

Il tuo idolo calcistico?
«Mi piace molto Sandro Tonali, centrocampista del Milan, anche se non è propriamente il mio ruolo. Mentre se devo nominare un difensore dico Giorgio Chiellini».

Andrea Rossetti

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