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Sale & Pepe

Sognare non costa nulla

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio? Direi che il vecchio adagio marzulliano bene si adatta ai sogni e alle “visioni” per la città di Biella che qualcuno dice di avere ma che nessuno ha mai visto realizzati. C’è però un’eccezione che da sogno si è trasformata in realtà: mi riferisco al campo da calcio di Chiavazza che – dopo anni e anni di peripezie legate ai fondi della Regione prima trovati, poi scomparsi, poi ritrovati – dispone oggi finalmente dell’impianto di illuminazione con l’omologazione definitiva che avverrà al termine della stagione.

Un “sogno” che ho seguito da vicino nel mio ruolo di consigliere a partire dal lontano 2004 (e poi a seguire negli anni seguenti…) e che oggi vede finalmente la luce, anche se a Biella quest’ultima pare essere un po’ troppo intermittente a giudicare dai recenti black out segnalati a più riprese anche da queste colonne.

Da Marzullo a… Corradino il passo è breve e doveroso se al famosissimo tormentone del conduttore “notturno” di Avellino ne aggiungessimo un altro, altrettanto noto: “Si faccia una domanda e si dia una risposta…” Ecco, in questo caso, a giudicare dalle recenti esternazioni rese note sulla stampa locale, ci dobbiamo tutti un po’ cospargere il capo di cenere non essendo stati in grado, in molti di noi, di comprendere il vero disegno per la città del primo cittadino, non ancora in odore di santità ma quantomeno di riconferma sicura alla guida di palazzo Oropa (a suo dire…).

Ma siccome sognare non costa nulla o quasi, vorrei qui parlare di un altro bel sogno che, se uscisse mai dal cassetto di qualche ufficio, sarebbe tanta roba: mi riferisco al fatto di veder realizzata al più presto la nuova piazza Vittorio Veneto, spazio importante di collegamento tra il centro, l’area Rivetti e il rione San Paolo verso la stazione ferroviaria. Ipotizzare quella piazza rigenerata, resa vivibile con tavolini, nuovi spazi per bambini e attività, dal periodo di primavera fino al mese di settembre sarebbe quasi sublime ed in linea con una città che riprende a vivere, si scrolla di dosso il vecchio e si rigenera.

Un’idea nuova che, se messa in pratica, necessiterebbe di un nuovo regolamento comunale riguardante i dehors – vecchio tema cittadino specie in periodo Covid – con la possibilità di poterli utilizzare per tutti coloro che ne facessero richiesta oltre gli attuali vincoli perimetrali legati alla propria attività. Dai sogni alla realtà, a Biella, il passo non è sempre breve e così agevole, tuttavia se si vuole fare la differenza a livello locale, e non solo a parole, basterebbe affidarsi un po’ a quella buona vecchia volontà di saper agire nell’interesse di tutti e che da tanto tempo manca ai nostri amministratori che si sono succeduti negli anni.

In attesa di poter dare – chissà mai – la cittadinanza onoraria di Biella al bravo Marzullo, perché non fare nostro un altro suo celebre aforisma con la speranza che possa essere da stimolo alla verve innegabile del nostro sindaco: “Lei crede in quello che fa o fa quello in cui crede?” Saperlo, sarebbe già un bel passo in avanti per tutti…

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