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Materna di Ponderano «A scuola bambini non vaccinati»

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La scuola materna di Ponderano è frequentata da bambini non ancora vaccinati. La clamorosa denuncia arriva da alcuni genitori.

Bambini non vaccinati la denuncia dei genitori

Alcuni genitori esternano preoccupazione per il fatto che, nella scuola per l’infanzia di Ponderano ci sono alcuni bambini iscritti non ancora vaccinati. L’ente preposto al controllo è l’Asl: «Noi – spiegano dall’Asl – abbiamo inviato a tutti i genitori l’invito a sottoporre i bambini alle vaccinazioni di rito. In seguito è stato mandato a tutti gli Istituti scolastici un elenco specifico con i nomi dei bambini non ancora in regola. A quel punto, con i nominativi in mano, sono gli istituti scolastici che devono adottare il giusto provvedimento. Teniamo a precisare che, ad adempiere all’obbligo della vaccinazione è sempre la famiglia. Ci sono alcuni casi dove i piccoli non possono essere vaccinati per problemi legati a controindicazioni al vaccino stesso, in tal caso, per legge non possono essere iscritti nelle scuole».

La risposta della Scuola

Alle sue parole fanno eco quelle del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Gaglianico Anna Maria Valz Spuret: «Noi non possiamo allontanare dalla scuola un bambino se ancora non è stato sottoposto alla vaccinazione – spiega -. L’ente di vigilanza è l’Asl. Non sono del tutto a conoscenza se, nella scuola materna di Ponderano esistano dei casi specifici. Abbiamo degli elenchi in aggiornamento. Diciamo che si tratta di una situazione diffusa. Noi facciamo tutto ciò che la legge ci impone».

La dichiarazione del Sindaco

La scuola in questione è Statale ma l’edificio è di proprietà comunale: «Non sono a conoscenza se nella materna statale ci siano dei casi di bambini ancora non vaccinati – spiega il sindaco Roberto Locca -. Se così fosse, si dovrà capire quali sono state le motivazioni per il quale le famiglie di questi bimbi non hanno ancora adempiuto a ciò che la legge dice. Ora, mi attiverò fin da subito per capire in effetti che cosa sta succedendo».

Mauro Pollotti

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