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Costruiamo dei vespasiani sulle tombe dei cacciatori assassini

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Raccolta firme per la petizione “vogliamo i vespasiani sulle tombe degli assassini”, questa la proprosta lanciata da un’associazione animalista vicentina che ha pubblicato un manifesto funebre contro la caccia apparso a firma di “centopercentoanimalisti”.

La risposta a questa “provocazione” che inneggia anche alle persone decedute durante la stagione venatoria, non si è fatta attendere e anche Guido Dellarovere (nella foto), Presidente provinciale di Federcaccia, fa sentire la sua voce.

Un’associazione animalista vicentina ha pubblicato un manifesto funebre contro la caccia apparso a firma di “centopercentoanimalisti”. Il testo inneggia alle persone decedute durante la stagione venatoria – includendo inappropriatamente anche le persone vittime di patologie che nulla hanno a che vedere con la caccia (si cita a titolo d’esempio i morti per infarto) e invita ad una “cerimonia di godimento con prosecco” fissata per l’8 febbraio 2020 presso la Fiera di Vicenza nella quale si annuncia la raccolta firme per la petizione “vogliamo i vespasiani sulle tombe degli assassini”.

Racconta il presidente di Federcaccia biellese Guido Dellarovere: “A Vicenza ci sarò e spero di non imbattermi in questa assurda protesta. Fra l’altro sono lieto che il mondo non soltanto venatorio, dei cacciatori, si stia muovendo dimostrandoci solidarietà. Ieri l’onorevole Patelli ha presentato un’interrogazione al ministro per interrogarlo sull’opportunità di permettere manifestazioni di questo tenore, sponsorizzate da manifesti offensivi e lesivi dell’onore di esseri umani deceduti che non si sono macchiati di alcun crimine. Credo che derive di questo tipo non abbiano alcun diritto di esistere”.

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