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Anche nel Biellese prende forma la protesta contro il “5G”, in programma un incontro pubblico

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Nella ricorrenza di San Valentino, venerdì 14 febbraio è in programma al salone polivalente di Sagliano un incontro pubblico dal titolo emblematico “Stop 5G”, il nuovo sistema di telefonia mobile. La riunione, con inizio alle ore 21, è stata organizzata da un comitato popolare di mamme fortemente preoccupate per la salute dei propri figli. La località di Sagliano con la Valle Cervo invece è stata prescelta in quanto, com’è noto, Campiglia è uno dei comuni italiani nei quali si sta sperimentando il nuovo sistema.
Alla riunione prenderanno parte, nella veste di relatori, l’ingegnere Giorgio Scaglia, Marco Meneghini rappresentante del WWF, Alessandro Machetti del comitato “Stop 5G” e Graziano Piana, medico.
Quest’ultimo, già protagonista in passato di battaglie ambientali come quella contro l’inceneritore Fenice, tiene a fare alcune precisazioni: «E’ stato scritto che sono tra gli organizzatori dell’evento ma non è esatto. Semplicemente mi è stato chiesto di partecipare come relatore in qualità di medico di base internista e responsabile ambiente dell’ordine provinciale dei medici. Ovviamente ho accettato con piacere perchè condivido in toto la battaglia contro il 5G».
L’opposizione di Graziano Piana è assoluta sotto tutti i punti di vista: «Sinceramente non riesco a comprenderne l’utilità. Posso capire in linea puramente teorica la necessità di collegamenti ultraveloci in situazioni particolarissime quali ad esempio lo scambio di dati tra cliniche impegnate in delicate operazioni chirurgiche ma non certo nella vita di tutti i giorni. Non penso che nella quotidianità, il risparmio di tempo impiegato nello scaricare un filmato da internet posso giustificare un simile investimento. Ma al di là di questo il vero problema è un altro, molto più importante».
«A nostro modo di vedere – continua il medico – ci sono certezze sulle conseguenze assolutamente negative per la salute pubblica, e non possiamo certo essere rassicurati da studi scientifici di parte e ancor meno da chi dal 5G ha solo da guadagnare fiumi di denaro. Al contrario esistono ricerche indipendenti che certificano e comprovano i danni causati dalla continua esposizione alle radiazioni prodotte. Ricordo a tutti che nel mondo oltre 240 scienziati di 40 Paesi diversi hanno, ribadisco i termini, certificato e comprovato i pericoli per noi tutti, senza se e senza ma. Ecco perchè la nostra opposizione è totale».
Nel corso dell’incontro sarà attivata la raccolta di firme per la richiesta di sospensione dell’installazione di nuove antenne nella Valle Cervo “già tristemente famosa come la Valle del Radon”.
Per quanto riguarda il ruolo degli enti pubblici, abbiamo chiesto un parere al sindaco di Campiglia, Maurizio Patti: «Come ho già detto, sulla questione non rilascio alcuna dichiarazione».

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