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Un anno di battaglie per i senza voce

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Quasi un anno è passato dal giorno in cui la Nuova Provincia mi chiese se volevo collaborare con una mia rubrica che mi permettesse di portare avanti le mie battaglie per i “ senza voce”.

E’ stato l’inizio di un percorso fantastico che mi ha dato la possibilità di fare ciò che più amo al mondo: scrivere.

Ho sempre creduto che attraverso la scrittura e la poesia l’uomo possa rendere più dolce il mondo e per questo ho cercato di rendere le mie rubriche non solo momenti di parola ma anche attimi di poesia. Ho cercato di far si che nei miei scritti potessero riconoscersi tante persone, quelle umili, quelle che amano gli ultimi, gli animali, la giustizia.

Non so quanto ci sia riuscito ma so che per me scrivervi è stato come poter parlare alla mia anima spesso tormentata e piena di difetti.

Qualcuno mi chiede sempre dove trovo tutti gli argomenti e la risposta è sempre la stessa: dentro di me. Non scrivo per farmi pubblicità, non scrivo per motivi elettorali o propagandistici. Scrivo perchè forse è rimasto in me un bambino che non ha saputo esprimersi laddove i suoi coetanei già correvano verso l’adolescenza, scrivo perché ho imparato quanto possano far male le parole sperse nel vento, scrivo perché voglio dimostrare che non bisogna vergognarsi di mettere a nudo i propri sentimenti, i propri difetti, le proprie carenze.

Scrivo perché ho come prima fonte di ispirazione le creature più pure: gli animali, i bambini, gli anziani, i senza dimora. Scrivo perché ho davanti agli occhi quelle ipocrite fregiate di titoli che riecheggiano nel loro ego come trofei ma che altro non sono che cravatte allacciate a vestiti di marca senza uomini dentro.

Cosa dire, cari amici, mi prendo tre settimane di vacanza, ne ho bisogno, io ho speso tanto per poter dire alle persone: ci sono…e ancor di più per esserci veramente, sempre, di sabato, di domenica e tutti i giorni della settimana.

Qualcuno mi dice che sono tanto buono. No, io non sono buono, sono solo un uomo che cerca di sopravvivere a se stesso e lo fa cercando negli altri il bisogno di sentirsi vivo.

Buone vacanze amici miei cari e un grazie alla Nuova Provincia di Biella per avermi regalato un anno con voi, un anno di voi che avete due gambequattro zampe e tanta, tanta voglia di cambiare il mondo.

Alberto Scicolone
La rubrica “Voce di senza voce”   riprenderà la pubblicazione a settembre

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