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“Trasporti, a inizio settembre ancora si brancola nel buio”

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Siamo ai primi di settembre e la programmazione del servizio di TPL delle province di Vercelli e Biella brancola nel buio. Forse, invece, di passare le giornate a pensare come utilizzare Atap per fare cassa, bisognerebbe pensare che questa fornisce un servizio utile se non indispensabile per i cittadini, che proprio questo servizio potrebbe essere utilizzato come creatore di ricchezza per gli enti locali

L’intervento di orenzo Boffa Sandalina, della Filt Cgil.

Siamo ai primi di settembre e la programmazione del servizio di TPL delle province di Vercelli e Biella brancola nel buio.

A quindici giorni dall’inizio delle scuole non si sa chi svolgerà il servizio di trasporto extraurbano per la Provincia di Vercelli, la gara tanto voluta dalla Giunta e dai dirigenti della Provincia dorme probabilmente in un cassetto di qualche scrivania.

Il servizio che doveva essere assegnato in fretta e furia ad oggi non ha proprietari, una situazione che sarebbe comica se non ci fossero di mezzo utenti e lavoratori.

Il paradosso è che la Provincia con la gara ha ottenuto tutti gli obiettivi che si era prefissata, risolvere il problema di affidamento diretto ad Aziende non partecipate e ottenere un ribasso sul costo chilometrico, in questo caso si è andati ben oltre ogni più rosea previsione con il ribasso fatto dall’Ati vincente.

A questo punto, noi che abbiamo osteggiato questa operazione, ci chiediamo come mai non si procede all’assegnazione?

Il ribasso fatto permetterebbe un risparmio alla Provincia di circa 900mila euro il che significherebbe praticamente azzerare il taglio previsto di 400mila chilometri , offrendo così un miglior servizio e più lavoro per gli autisti e allora cosa si sta aspettando, che intervenga qualche ente superiore come la Corte dei Conti, per dire che si sta creando un danno alla comunità?

Visto che politici e Dirigenti provinciali hanno sempre risposto a volte anche in modo piccato alle nostre critiche su un bando di gara fatto male e in fretta e con pochissime tutele per le maestranze come mai adesso non agiscono a portare a termine il lavoro compiuto?

In compenso mentre non si decideva che fare del servizio il Presidente della Provincia di Vercelli, al solo scopo di fare cassa, proponeva, cosa già fatta da Sindaco di Gattinara, la vendita delle azioni Atap, fortunatamente anche stavolta un fallimento; ma non sarebbe stato meglio preoccuparsi di mettere l’Azienda nelle condizioni di essere in grado di funzionare ed essere efficiente, magari tornando a fare utili, ridistribuiti prontamente tra i soci, come negli anni 2008-2009?

Pare che anche sotto il sole biellese la situazione non sia tanto migliore, tra annunci di nuovi tagli e riorganizzazione di cui poco sappiamo e solo dai giornali; anche qui le domande sul servizio sono molte che fine hanno fatto gli adeguamenti degli orari richiesti dalle RSU aziendali e confermati dalle verifiche fatte con l’azienda e poi successivamente monitorate dai tecnici provinciali?

Si è ridiscussa la situazione dei giri scuola del mattino che giungendo tutti in stazione creavano confusione e disservizi agli utenti, intasando nel contempo una parte della città? Cosa si aspetta a comunicare il nuovo servizio scolastico, il giorno prima dell’inizio delle scuole sperando che il personale Atap, come più volte è capitato negli ultimi anni, si sostituisca ai normali strumenti d’informazione?

Come si pensa che possa essere efficace ed efficiente un’Azienda che tutti gli anni deve rivedere i propri programmi, che non è messa nelle condizioni di organizzare i propri lavoratori in tempo debito(lavoratori che per parte loro ogni anno vedono le loro vite sconvolte da continui cambiamenti della turnistica e che ancora oggi sono soggetti a regime di Cassa integrazione in deroga), che non è in grado di fornire alla propria “clientela” un informazione precisa e puntuale?

Forse, invece, di passare le giornate a pensare come utilizzare Atap per fare cassa bisognerebbe pensare che questa fornisce un servizio utile se non indispensabile per i cittadini, che proprio questo servizio potrebbe essere utilizzato come creatore di ricchezza per gli enti locali, forse bisognerebbe concentrarsi su come sviluppare e far crescere la cultura di una mobilità collettiva sostenibile dal punto di vista economico ed ecologico…basterebbe poco in alcune parti d’Italia e nel resto d’Europa si fa già e spesso con aziende pubbliche.

Lorenzo Boffa Sandalina
Filt Cgil Biella

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