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Piro, piro…

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Condivido la decisione del sindaco di Biella Cavicchioli di non concedere il nulla osta per la costruzione del pirogassificatore in città. Come consigliere comunale di maggioranza rendo conto di questa mia posizione da sempre scettica a riguardo nel dibattito interno alla maggioranza stessa e lo faccio ora a firme vergate dal sindaco perchè dell’accredito politico per le prossime elezioni, sventolando con altri in piazza la mia bandiera di lista civica, mi interessa meno di nulla.

Condivido la decisione del sindaco di Biella Cavicchioli di non concedere il nulla osta per la costruzione del pirogassificatore in città. Come consigliere comunale di maggioranza rendo conto di questa mia posizione da sempre scettica a riguardo nel dibattito interno alla maggioranza stessa e lo faccio ora a firme vergate dal sindaco perchè dell’accredito politico per le prossime elezioni, sventolando con altri in piazza la mia bandiera di lista civica, mi interessa meno di nulla.

Il tema è delicato, la tutela della salute pubblica (compresa la mia), non può ammettere ignoranza mentre le mie lacune in combustione sono vaste, acclarato che l’unico fuoco libero che io abbia mai accesso in vita è quello per abbrustolirmi le caldarroste ( come penso per molti altri attori urlanti di questa partita amministrativa del resto ).

Ho così ascoltato e letto molto a riguardo del piro in questi mesi: le ragioni dei residenti al Villaggio Lamarmora, giustamente preoccupati per la nostra salute. Le ragioni del sindaco Cavicchioli, un politico sui generis, estremamente attento alla legalità. Le ragioni rabbiose ma ben documentate delle associazioni ambientaliste che da sempre chiedevano la Via ( valutazione d’impatto ambientale ) per il nulla osta all’impianto. Le ragioni legittime del proponente, la Wood Energy, altresì ben documentate.
Far spazio alle mie ragioni di consigliere comunale ostative al piro in questo tourbillon di dati e leggi, dove tutti danno i numeri, i propri numeri, è stato più semplice del previsto. Mi è bastato semplicemente  accantonarli.

Nel mio approccio al tema, ho cercato di sragionare come chi, da Roma, pianifica le politiche anche energetiche del nostro disgraziato Paese. E’ di tutta evidenza che la tutela del bene comune e quindi anche della salute pubblica, non è in cima ai pensieri di chi ancora cofinanzia nuovi insediamenti a combustione tra le energie alternative che dovrebbero salvaguardare la salute pubblica e l’ambiente.
In Italia più che altrove sono le lobby economiche che dettano l’agenda politica ai propri burattini di tutte le estrazioni partitiche. La svendita ai soliti privati di asset e servizi strategici dell’ultimo ventennio, ne sono la prova del nove e noi ne siamo i nuovi schiavi.
Non commetto quindi peccato politico a pensare male, il nuovo pirogassificatore del Villaggio Lamarmora avrebbe sì avuto una potenza pari a quella di una semplice stufa e tale sarebbe rimasto per cent’anni ad esempio in Finlandia, dove la politica è cosa seria e la tutela del bene comune un mantra, ma in Italia può essere un impianto vaselina gestito dalle lobby economiche, una testa d’ariete per una trasformazione magari già in corso d’opera per decuplicarne la potenza in ragione di una improvvisa, inderogabile, irrinunciabile nuova legge di pianificazione energetica nazionale ( “decisa da Roma perchè lo vuole l’Europa” lo scaricabarile italiano è già bello che confezionato, il solito refrain ) che tenga noi cittadini come sempre in prigione mentale e senza mai più passare dal Via.

Benito Maria Possemato

(Consigliere comunale i love Biella)

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