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Ode alla Provincia

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Alasinistra, la rubrica di Roberto Pietrobon

C’era una volta una bella Provincia,
per anni voluta, senza alcuna rinuncia,
dal partigiano e anche dal democristiano,
ottenuta, sia chiaro, senza mai aver il cappello in mano.
Arrivarono poi i giovani leoni e dalla Provincia, come un trampolino,
ottennero, di qua e di là, l’amato strapuntino.
Chi in Parlamento chi in cooperativa
chi solamente in cerca di una poltrona adesiva.
Ma, ahimè, durò poco la bella Provincia anche se, ancora adesso
qualcuno farebbe anche solo la guardia del cesso.
Un grande scarico, un luogo malsano, dove dai dipendenti agli emolumenti
tutti i guai italici paiono affluenti.
In verità, ci dice la Circe,  la chiaman pensione o televisione,
alla Troika interessan soltanto i soldi di Pantalone.
Ecco che prima, tra Monti e Tremonti, a cancellare i servizi, e con questi i trasporti
c’han messo un secondo ma coi soldi nostri.
Arriva presto SuperMatteo indifferente ad ogni corteo
che cancella Provincia e anche il Senato,
perché a pagar non fosse più lo Stato.
E che importa della democrazia se c’è la fede nel nuovo Messia.
Adesso ci son loro, i nuovi piddini, che gridan a gran voce da bravi paladini:
“Vendiamo tutto, la merce è in saldo.
Abbiamo un compito e il timone ben saldo!”
O quanta angoscia, quanta tristezza nel vedere la fine di tanta giovinezza
scivolar nel rigorismo della contabilità dove alla fine quel che conta è la compatibilità.
Per questo sistema voi vi accanite sulle nostre già sfiancate vite.

Roberto Pietrobon

www.alasinistra.org

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