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“No allo scontro e all’insulto, sì al dialogo”

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L’intervento di Paolo Furia, segretario del Pd, dopo la notizia dei disordini e delle cariche della polizia nei confronti dei manifestanti delle acciaierie di Terni.

Destano stupore e preoccupazione gli scontri avvenuti a Roma tra alcuni operai del corteo delle acciaierie di Terni-Ast e la polizia, che avrebbe caricato sui manifestanti con conseguenti disordini di piazza e feriti.

Non si trattava, infatti, di una manifestazione di esagitati dei centri sociali o di violenti di professione. Si tratta di operai che cercano risposte sul loro futuro. Bene che il Governo continui a cercare soluzioni in termini di politiche industriali e difesa del presidio siderurgico Ast con l’azienda. Ma ci aspettiamo maggior prudenza e maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine e di chi le guida quando si tratta di contenimento delle manifestazioni. Ricordiamo con preoccupazione la lentezza dell’intervento pubblico quando, lo scorso autunno, le nostre città furono messe in pericolo dai blocchi stradali e dalle manifestazioni senza permessi dei cosiddetti “Forconi”. La situazione biellese è stata relativamente tranquilla ma, non molto lontano da noi, si pensi a Torino, quel movimento si era colorato di chiare intenzioni eversive di carattere neofascista, in collaborazione con la delinquenza spicciola locale. Prima di rimuovere i blocchi e le manifestazioni non permesse, lo Stato impiegò giorni e giorni.

Ci sembra dunque stupefacente che a essere oggetto di repressione sia un corteo sindacale fino a prova contraria pacifico. Sono giornate dure, queste. Il livello di tensione che si è raggiunto tra governo e forze sindacali si fonda su scambi mediatici sempre più incomprensibili quanto alla durezza dei contenuti e, soprattutto, all’asprezza e al disprezzo nei toni. Certo, la tensione politica e mediatica non aiuta a prevenire fatti quali quello di ieri. Noi, che siamo il Partito Democratico, viviamo con sofferenza la situazione di tensione tra il governo, che noi appoggiamo, e i sindacati, coi quali dialoghiamo da sempre. Due cose però ci sono chiare: il ruolo delle forze sociali deve essere rispettato. La politica, a sua volta, deve poter decidere, avendo ascoltato tutti.

Non si può, per via del continuo richiamo al confronto, evitare di prendere ogni decisione; ma la politica, dal confronto, ha solo da trarre un guadagno: l’arricchimento del proprio punto di vista e una maggior condivisione sociale della decisione assunta.

Non si può inoltre pensare di fare a meno del ruolo dei cosiddetti corpi intermedi: la società si organizza anche secondo contrapposizioni di interessi specifici, di categoria, ed è giusto che chi rappresenta questi interessi sia messo in pari condizioni di dialogo con la politica. La delegittimazione dei corpi intermedi, delle forze sociali e dei sindacati è la cifra di una società che fa fatica a stare insieme e che è attraversata da gravi conflitti. Il nostro obiettivo è invece la pace, la concordia, e dunque il dialogo costruttivo tra le parti. 
Per questa ragione la segreteria del PD Biellese, sta costruendo un percorso di dialogo e di approfondimento sui principali temi legati allo sviluppo economico e al rilancio del lavoro nel Biellese, con tutte le forze sociali: sindacali e datoriali. Perché il territorio o lo si rilancia tutti insieme, o non lo si rilancerà.

Paolo Furia, segretario PD Biellese