Seguici su

Senza categoria

MONTE MUCRONE – Escursione e fotogallery

Pubblicato

il

Di seguito viene descritta la via più breve e più seguita per chi sale a Oropa Sport senza l’ausilio della funivia. Ovviamente chi farà uso di quest’ultima seguirà solamente la seconda parte dell’itinerario.

Il monte Mucrone, per la sua caratteristica forma e per la sua posizione avanzata rispetto alle altre vette, è facilmente riconoscibile dalla pianura ed è giustamente considerato la montagna simbolo delle Alpi Biellesi. Viene salito molto di frequente sia partendo direttamente da Oropa che usufruendo della funivia Oropa Lago. L’escursione, facile durante l’estate, diventa più impegnativa durante il tardo autunno o l’inizio della primavera quando, per via dell’esposizione poco favorevole, è probabile trovare tratti ghiacciati e/o neve residua. In questo caso si raccomanda vivamente di avere con sé la piccozza ed eventualmente anche i ramponi. Di seguito viene descritta la via più breve e più seguita per chi sale a Oropa Sport senza l’ausilio della funivia. Ovviamente chi farà uso di quest’ultima seguirà solamente la seconda parte dell’itinerario.


Note tecniche

partenza: Oropa (Delubro 1250 m ca.)

difficoltà: E

dislivello in salita: 620 (fino a Oropa Sport) + 465 m (tot. 1085 da Oropa-Dehibro)

tempo di percorrenza: ore 1,40 (fino a Oropa Sport) + 1,15 (tot. ore 2,55 da Oropa-Delubro)

segnavia: strada sterrata e mulattiera D13 – GTA (fino a Oropa Sport) – GTA – sentiero D24

Accesso e parcheggio

Giunti a Oropa (km 12,000 da Biella), la strada prosegue a lato del Santuario e dopo aver superato la nuova Basilica raggiunge in breve la stazione di partenza della funivia Oropa-Lago e continua in leggera discesa portandosi dalla parte opposta della Basilica dove si imbocca a sinistra la strada per la galleria di Rosazza (strada provinciale 513) in corrispondenza della cappella del Roc. Attraversato il torrente Oropa si riprende la salita ed in circa un chilometro si raggiunge, in corrispondenza di un tornante, il Delubro, strana costruzione rappresentante muri e colonne in rovina, nei pressi del quale si parcheggia a lato strada.

Itinerario

Sul lato destra del Delubro (1250 m) si imbocca una ampia strada dal fondo in cattivo stato contrassegnata dal segnavia D13 e dalle scritte O.F. (Oropa-Fontainemore) e percorsa dalla GTA (Grande Traversata delle Alpi). Si sale attraversando un fitto bosco di faggi e si percorre subito un lungo rettilineo al termine del quale, poco prima di attraversare il rio Giass Comune, si stacca a destra il sentiero D14 per il monte Tovo. Si prosegue sulla carrareccia e, dopo essere transitati al di sotto di un roccione (Tetto della Pissa, palestra di roccia) si continua a moderata pendenza e si passa, subito dopo una curva a sinistra, vicino ad una cappelletta. Dopo un’ampia curva verso destra, si supera un pianoro oltre il quale, a destra, si stacca il sentiero per la ferrata Nito Staich. La strada aumenta considerevolmente la pendenza e malgrado sia stata in parte ricoperta da uno spesso strato di asfalto risulta molto danneggiata in più punti.  Oltre il tratto ripido si guada il rio Trotta ed appena al di là del corso d’acqua si lascia la carrareccia che prosegue andando ad attraversare il torrente Oropa per poi innestarsi nell’altro versante con la pista sciistica Busancano e si sale a destra un  evidente sentiero (segnavia R. CODA-GTA) che risale il breve pascolo dell’alpe Pissa (1448 m) (ore 0,35 dal Delubro). Nei pressi delle baite il sentiero si trasforma in mulattiera. Si volta a sinistra, si passa innanzi alle dirute costruzioni e si effettua verso destra il primo dei quindici tornanti che la mulattiera compie per vincere l’erta china sovrastante. Si passa subito al di sopra dei resti baite, si attraversa un modesto rio e si passa nei pressi di alcuni larici isolati. Si guada nuovamente il piccolo corso d’acqua e si prosegue spostandosi gradatamente verso destra attraversando una recente frana. Dopo aver effettuato verso sinistra l’ottavo tornante e percorsi una cinquantina di metri rettilinei, si incontra, a quota 1680 m ca., il bivio dove si stacca a destra il sentiero contrassegnato con il segnavia D32 che conduce all’alpe Trotta e alla bocchetta di Finestra (ore 0,35 dall’alpe Pissa tot. ore 1,10 dal Delubro). Si prosegue diritto continuando la risalita del ripido declivio attraversando una seconda volta la frana. Dopo un’ultima serie di tornanti più ravvicinati, si sbuca sul pianoro dove si trovano le casere di Strà, tuttora stagionalmente frequentate dalle mandrie e dalle greggi, e il rifugio Rosazza (1813 m) (ore 0,20 dal bivio a quota 1680 m tot. ore 1,30 dal Delubro). (A destra del pianoro, a fianco del rifugio, su di un masso è segnalato il punto dove si stacca, verso destra, il sentiero D32b che conduce all’alpe Trotta, visibile in lontananza alla nostra altezza). Superate le costruzioni in breve, seguendo l’evidente via, si giunge al complesso di edifici di Oropa Sport (1870 m) e alla stazione di arrivo della funivia Oropa-Lago, attualmente oggetto di lavori di ristrutturazione (ore 0,10 dal Rifugio Rosazza tot. ore 1,40 dal Delubro). Da pressi della stazione di arrivo della funivia (1870 m), si segue il segnavia D24 che percorre la larghissima via che passa davanti al rifugio-albergo Savoia, e prosegue pianeggiante in direzione della conca nella quale è posto il lago del Mucrone (1903 m). Superato il cippo dei Bersaglieri, un ultima lieve salita conduce allo specchio d’acqua da dove nasce il torrente Oropa (ore 0,10 da Oropa Sport tot ore 1,50 dal Delubro). Si lascia il lago a sinistra e il sentiero D23 a destra e si prosegue sul D24 lungo pendii erbosi ed aperti in direzione dell’evidente bocchetta del Lago (2026 m) che si raggiunge con facile e piacevole percorso lungo il marcato sentiero (ore 0,20 dal Lago del Mucrone tot. ore 0,30 da Oropa Sport tot. ore 2,10 dal Delubro). Lasciato a destra il sentiero C11 per il rifugio Coda (proseguimento GTA) si sale a sinistra nelle vicinanze del filo della cresta divisoria tra la valle Oropa e la valle Elvo. Si guadagna rapidamente quota tra zone erbose, detriti e roccette seguendo il sentiero molto ampio. Quando il crinale diviene più ripido e prevalentemente roccioso, si attraversa diagonalmente verso destra. Risalita una colata di detriti, si ritorna verso la cresta in prossimità della stazione di arrivo della vecchia funivia Lago-Anticima (2191 m) (ore 0,25 dalla Bocchetta del Lago tot. ore 0,55 da Oropa Sport tot. ore 2,35 dal Delubro). Si lascia a sinistra la orrenda costruzione ormai parzialmente diroccata ed in pessimo stato di abbandono e si segue il marcato sentiero che, verso destra, si allontana nuovamente dallo spartiacque. Con un lungo mezza costa sul lato Elvo si attraversano ripidi pendii sovente innevati fino a tarda stagione. Il terreno è prevalentemente roccioso ma il sentiero è comodo ed è stato ottimamente ripristinato ultimamente. Man mano che si sale, la pendenza aumenta. Giunti al di sotto della verticale della cima con un’ultima serie di tortuosi risvolti si sbuca sulla panoramica sommità del monte Mucrone (2335 m) (ore 0,20 dall’Anticima tot. ore 1,15 da Oropa Sport – tot. ore 2,55 da Oropa-Delubro). Sulla vetta si trova un massiccio basamento sul quale è stata posta, nell’anno 2013, una scultura metallica a celebrazione dei 150 anni del Cai. La grande croce, installata nel 1898, si trova più in basso, ad un centinaio di metri di distanza su di una lieve elevazione lungo la cresta che sale dal colle del Limbo in posizione dominante verso la pianura ed è raggiungibile in pochi minuti. Il rientro a Oropa Sport per lo stesso percorso comporta 50 minuti mentre la discesa fino al Delubro impegna per ore 1,55.

 

Il testo ricalca in gran parte quanto descritto negli itinerari 2.3 e 2.4 della mia guida “Passeggiate sulle montagne del Biellese” edita dalla Blu Edizioni di Torino.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook