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Luigi: operaio, sindacalista e oggi a fianco dei malati di Sla

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“Per noi che abbiamo constatato come i malati e familiari siano soli in questa tremenda battaglia, è una scelta di campo netta: stare con chi non è ascoltato. E’ dura, ma non ci scoraggiamo”

Dedico questa mia falùspa di oggi al coscritto Luigi Trabaldo Lena (nato a Mantova nel 1951) che dopo una vita di lavori in piccole fabbriche (ha cominciato a 13 anni) è stato operaio alla Vitale Barberis Canonico di Trivero.

Diventa poi stimato sindacalista nella Cgil con numerosi incarichi (dalla segreteria provinciale biellese dei tessili a segretario dei metameccanici a Borgosesia a segretario pensionati Vercelli-Valsesia)

Nel 2009, mentre la moglie Antonella si ammala di Sla, aderisce alla associazione Aisla (Associazione italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica).

Alla morte della sua cara moglie (4 ottobre 2011) si dedica anima e corpo all'associazione e diventa referente per Biella e Vercelli.

“Per noi che abbiamo constatato – mi dice Luigi – come i malati e famigliari sono soli in questa tremenda battaglia, è una scelta di campo netta: stare con chi non è ascoltato perchè sono pochi (15/20 al massimo) in un territorio come il Biellese; è dura, ma non ci scoraggiamo”.

Ecco che cosa ci spiega Luigi nel depliant che sta diffondendo: “La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia che ha un forte impatto sia sulle persone che ne vengono colpite sia sui famigliari e su chi li circonda. E' una malattia neurodegerativa dell'età adulta che comporta la perdita progressiva dei neuroni deputati a controllare i muscoli e il loro movimento. Diversi studi epidemiologici internazionali hanno confermato una incidenza media della Sla di due, tre casi su centomila abitanti l'anno. Pur essendo, a oggi, una malattia inguaribile, che comporta inevitabilmente dei cambiamenti nello stile di vita di tutti i componenti della famiglia, è comunque curabile. Con la Sla insomma, è possibile convivere. Attraverso un'adeguata presa in carico, il corretto utilizzo di alcuni ausili tecnologici e un'informazione esaustiva è possibile – e doveroso – mantenere in ognuno una qualità della vita degna di questo nome”.

Luigi Trabaldo Lena è contattabile via mail: tralelu@libero.it oppure per cellulare 335 274631 o 342 5232508.

Grazie Luigi per questo impegno che ci fa capire come tutti i nostri problemi e i nostri guai siano nulla in confronto a  quelli di chi soffre per una malattia come questa!

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