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Letti “a 5 Stelle” per unire comfort e cure d’eccellenza

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Letti e comodini multifunzionali di ultima generazione per fare in modo che l’ospedale di Biella non abbia nulla da invidiare alle più moderne e “blasonate” strutture pubbliche e private, un luogo in cui alla cura d’eccellenza si affianchi una degenza “5 stelle”. Per realizzare questo progetto, l’Associazione amici del nuovo ospedale di Biella ha però bisogno dell’aiuto di tutti i biellesi in primo luogo perché l’ospedale è un bene e un luogo di tutti.

Aiutare il Nuovo Ospedale di Biella a divenire un punto di riferimento piemontese e nazionale per qualità delle attrezzature mediche e delle strutture di accoglienza: è questo l’obiettivo della neonata “Associazione amici del nuovo ospedale di Biella” che oggi presenta il primo di un’importante serie di progetti studiati a questo fine.

“Che il comfort, così come la presenza in ospedale di arredi funzionali e, perché no, di opere d’arte e fotografie che ingentiliscano la struttura favorisca la guarigione, è ormai un dato acquisto dalla moderna clinica – spiega il dottor Adriano Guala, presidente dell’Associazione –. Il nuovo ospedale di Biella nascerà già dotato di attrezzature d’avanguardia anche grazie alle donazioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, noi ci concentreremo dunque in questa prima fase sulla dotazione di arredi per le nuove camere”.

Letti e comodini multifunzionali di ultima generazione, dunque, per fare in modo che l’ospedale di Biella non abbia nulla da invidiare alle più moderne e “blasonate” strutture pubbliche e private, un luogo in cui alla cura d’eccellenza si affianchi una degenza “5 stelle”.

Per realizzare questo primo progetto l’Associazione amici del nuovo ospedale di Biella ha però bisogno dell’aiuto di tutti i biellesi in primo luogo perché l’ospedale è un bene e un luogo di tutti.

Ogni letto attrezzato ha un costo di 2.500 euro e sarà dotato di speciali materassi antidecubito, sistemi tecnici volti a facilitare la cura e la mobilità del paziente oltre a moderni comodini multifunzione; sarà possibile inoltre ricordare la donazione “intestando” il letto al donatore.

Una grande sfida, ma anche un’occasione per il Biellese di unirsi per un progetto comune che determinerà il benessere della comunità negli anni a venire e per continuare una lunga tradizione.

I cittadini biellesi, infatti, hanno sempre intrattenuto con l’ospedale un rapporto di stima e riconoscenza, rapporto che ha trovato evidenza nelle piccole e grandi donazioni.

Da ricordare i padiglioni Cerruti-Grupallo, Trossi, Rivetti e Cartotti, l’ospedale Ermenegildo Zegna a Trivero, le sale operatorie della Famiglia Caraccio, gli interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e il flusso di donazioni a singoli Reparti che non solo non si è mai interrotto, ma anzi ha avuto un incremento negli ultimi tempi.

“Siamo sicuri – conclude il dottor Guala – che i cittadini biellesi sentiranno il piacere e il dovere di  continuare questa meritevole consuetudine”.

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