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La funicolare in un tweet

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In questi giorni, in città c’è un gran parlare del possibile pensionamento del più rappresentativo simbolo di Biella: la Funicolare.

In questi giorni, in città c’è un gran parlare del possibile pensionamento del più rappresentativo simbolo di Biella: la Funicolare.

A quanto pare, infatti, la Giunta Cavicchioli avrebbe commissionato all’Ing. Petrella – tecnico che lavora con la società pubblica di trasporti ATAP – uno studio per lo sostituzione della nostra “Funi” con un più moderno ascensore inclinato.

Pare che il professionista, chiamato mercoledì scorso in Commissione Trasporti per relazionare sul blocco della funicolare e sui lavori di manutenzione in corso, sarebbe finito ad illustrare il progetto “definitivo” di ascensore inclinato, pensato per rimpiazzare l’attuale sistema. Esposizione che, a quanto pare, non sarebbe però stata previamente concordata né con i dirigenti comunali né con l’assessore competente.

Presente la giornalista de “il Biellese” Manuela Colmelet, la notizia è – doverosamente – trapelata sulla testata venerdì scorso. A ruota, tutti (o quasi) gli altri organi dell’informazione locale, hanno scritto sull’argomento, riprendendo le informazioni diffuse dal bisettimanale cattolico.

Il lunedì successivo, il Sindaco Cavicchioli ha affidato la sua replica, anche piuttosto stizzita, a un social network, pubblicando sulla sua pagina Facebook un post che, confermando nella sostanza tutto (o quasi) quanto scritto da giornali, riferisce: “ci sono molti aspetti ancora in corso di valutazione, anche in base a quello che abbiamo ascoltato dai residenti nell’assemblea pubblica di gennaio: gratis o a pagamento? Con telecamere o con personale di controllo? Modalità che saranno decise, insieme alla definizione del progetto, per iniziare i lavori in autunno”.

Parole che lasciano supporre che la decisione sia già stata presa.

La prima domanda che vorrei fare a Cavicchioli anche da queste colonne, visto che su Facebook non ho ricevuto risposta, è: quando la Giunta PD ha deciso di sposare l’opzione ascensore inclinato? E poi: quanto costerà (o è costato) il progetto? E soprattutto: perché ha dovuto essere una giornalista a far conoscere questo disegno alla cittadinanza e non, invece, la Giunta che ha affidato, è ipotizzabile ormai da almeno da un mese, l’incarico all’Ing. Petrella?

A gennaio avevamo visto lo stesso film: il Segretario della CGIL trasporti Lorenzo Boffa, giustamente preoccupato per il futuro degli attuali controllori, aveva scritto una lettera pubblica su questo giornale, chiedendo se fosse vera la voce che circolava in merito all’ipotesi di sostituzione della Funicolare.

L’amministrazione aveva prima smentito e poi confermato. Oggi, a metà aprile, siamo già allo studio definitivo. Chi lo sapeva? La maggioranza dei consiglieri comunali, per esempio, erano informati?

Se l’Ing. Petrella mercoledì scorso non avesse, come pare, inavvertitamente rivelato il suo lavoro sull’ascensore inclinato, la città quando lo avrebbe saputo? Sarà possibile vedere questo studio per capire come Cavicchioli e il PD abbiano intenzione di trasformare la nostra città?

Se questo non succederà – e si continueranno a dire solo mezze verità (o mezze bugie) – allora nessuno dell’amministrazione potrà poi recriminare che su questa vicenda non ci sia stata chiarezza. La chiarezza si fa con una comunicazione adeguata rivolta a tutti i cittadini; non con un tweet, o un post su Facebook.

Roberto Pietrobon

www.alasinistra.org