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Il paese è invaso dai gatti. Legambiente: “Sindaco e giunta dove sono?”

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A volte basta poco per contenere una colonia felina, ma quel poco va fatto per evitare la proliferazione di gatti. Secondo Legambiente, invece, il Comune di Torrazzo se ne sta sostanzialmente lavando le mani. Il rischio è che questa passività provochi un esponenziale aumento dei randagi.

A volte basta poco per contenere una colonia felina, ma quel poco va fatto per evitare la proliferazione di gatti. Secondo Legambiente, invece, il Comune di Torrazzo se ne sta sostanzialmente lavando le mani. Il rischio è che questa passività provochi un esponenziale aumento dei randagi.

“Nel mese di luglio – denuncia l’associazione -, Legambiente Circolo di Biella ha chiesto un incontro con il Sindaco. Preliminarmente è stato sfatato un luogo comune: il sovrannumero in una colonia felina non è attribuibile a chi alimenta i gatti. Poi abbiamo rammentato che il legislatore ha disposto norme a tutela dei felini randagi attribuendo principalmente la responsabilità del benessere animale alle amministrazioni comunali”.

Il percorso migliore è quello del riconoscimento ufficiale della presenza di una stabile colonia felina, atto indispensabile per avviare, con il contributo dell’ASL (Servizio Veterinario), il monitoraggio, il controllo demografico e l’avvio di mirate campagne di sterilizzazione e micro-chippaggio.

“In assenza di tale procedura – spiegano dal circolo “Tavo Burat” – è ben difficile contenere fenomeni di proliferazione (fatto che pregiudica le condizioni di salute dell’intera colonia) o di carattere sanitario (molti cittadini lamentano alcuni disagi in prossimità delle loro abitazioni: deiezioni e marcature d’urina)”.

Successivamente ha incontrato anche la signora che attualmente si occupa del benessere della colonia La “gattara” si è detta disponibile a continuare ad accudire la colonia anche in via ufficiale, continuando a dare cibo ai gatti, come già fa, a sue spese. Sembrava dunque procedere tutto per il meglio.

“Anche il problema di non appesantire le casse comunali per affrontare i costi di sterilizzazione – continuano da Legambiente – era stato risolto verificando la possibilità di potere accedere a una contribuzione regionale destinata esclusivamente alle colonie feline. Purtroppo non abbiamo più ricevuto dal sindaco di Torrazzo alcuna comunicazione ufficiale, nonostante le numerose mail inviate”.

L’associazione teme che l’amministrazione abbia deciso di tirarsi indietro: “Temiamo che abbia deciso per un dietrofront influenzata da quanto, più volte, già paventato dallo stesso sindaco: la popolazione accuserà la siunta di sprecare i soldi per i gatti. Riteniamo invece che sia dovere del sindaco informare la cittadinanza su come, correttamente, vada affrontata la gestione di una colonia felina: è il modo migliore per sfatare argomentazioni demagogiche o populiste ed occasione per favorire partecipazione e collaborazione. La passività del sindaco rischia di arrecare un danno all’intera comunità, a quelli che amano i gatti ma anche agli indifferenti”.

“Legambiente Circolo di Biella – concludono -, stigmatizzando questa passività, conferma l’intenzione di supportare chiunque abbia a cuore il benessere animale della colonia felina di Torrazzo e la disponibilità ad affrontare i problemi: ignorarli non è la soluzione. Non mancherà, inoltre, di denunciare nelle opportune sedi eventuali omissioni, ove se ne riscontrassero, o maltrattamenti animali, inclusi quelli conseguenti situazioni di malnutrizione”.

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