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I miei nipotini hanno paura di passeggiare ai giardini

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Quando ero ragazzino (ahimè, molti decenni or sono!) i miei genitori, come si usava allora, si sedevano, nelle sere di estate, sulle panchine dei Giardini Zumaglini per prendere il fresco e mi lasciavano girare da solo lungo i sentieri dei giardini medesimi. Mi chiedo: ora che finalmente la società è ‘matura’ (!), ora che la società ha riconosciuto diritti a tutti (!), ora che, se Dio vuole, la società è ‘moderna’ (!), potrei io, divenuto nonno, decidere di sedermi sulle panchine in ore serali e lasciare i miei nipotini liberi lungo i viali ed i sentieri dei giardini?

Quando ero ragazzino (ahimè, molti decenni or sono!) i miei genitori, come si usava allora, si sedevano, nelle sere di estate, sulle panchine dei Giardini Zumaglini per prendere il fresco e mi lasciavano girare da solo lungo i sentieri dei giardini medesimi. Mi chiedo: ora che finalmente la società è ‘matura’ (!), ora che la società ha riconosciuto diritti a tutti (!), ora che, se Dio vuole, la società è ‘moderna’ (!), potrei io, divenuto nonno, decidere di sedermi sulle panchine in ore serali e lasciare i miei nipotini liberi lungo i viali ed i sentieri dei giardini?

Ma allora non capisco: se abbiamo riconosciuto  tutti i diritti a tutti, perché hanno tolto a me ed ai miei nipotini il diritto che, in una società ‘antiquata’, avevamo di muoverci tranquillamente all’interno di quel parco che raggruppava, in allora, centinaia di persone? Come mai il riconoscimento dei diritti e delle libertà ha generato l’assoluta assenza di ogni cittadino e di ogni bambino dai giardini pubblici? Eccezion fatta, naturalmente, per tossici, alcolizzati ed extra-comunitari! Forse il Sindaco e gli uomini del PD potrebbero darmi una risposta.

Sandro Delmastro delle Vedove

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