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“Ecco come abbiamo vinto a Biella”

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Oggi che i risultati delle elezioni comunali a Biella sono ormai noti a tutti e che il Pd e il candidato del centrosinistra Marco Cavicchioli hanno avuto un’affermazione straordinaria  e per niente scontata, dopo quella in Regione  di Vittorio Barazzotto, voglio raccontare la bellezza di una campagna elettorale condotta “come un tempo”.

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni sulle elezioni della denatrice Nicoletta Favero.

Oggi che i risultati delle elezioni comunali a Biella sono ormai noti a tutti e che il Pd e il candidato del centrosinistra Marco Cavicchioli hanno avuto un’affermazione straordinaria  e per niente scontata, dopo quella in Regione  di Vittorio Barazzotto, voglio raccontare la bellezza di una campagna elettorale condotta “come un tempo”.

Interpretando il mio mandato di senatrice del Pd come servizio alla comunità, ho battuto palmo a palmo il nostro territorio, affiancando agli incontri con le associazioni di categoria, quelli con la gente, nei supermercati, nei mercati, nelle piazze, nei circoli del Pd,  ai giardini pubblici. Sono stati mesi impegnativi in cui, al rientro da Roma dopo i lavori del Senato,  mi attendevano  altrettante giornate lunghe tra impegni istituzionali, incontri e telefonate. Ma ho avuto la possibilità di scoprire i nuovi militanti del Partito Democratico, persone straordinarie, di tutte le età e le estrazioni sociali, che non hanno elemosinato tempo, impegno e idee per fare volantinaggio, attaccare manifesti, spiegare le ragioni di un voto per il cambiamento. Ho incontrato candidati comunali e, prima, regionali eccellenti i quali, pur sapendo che non sarebbero stati eletti, non si sono risparmiati nel lavoro di squadra. Si è prodotta una saldatura e un circolo virtuoso tra i nuovi militanti e la struttura del Pd, che ha dimostrato di esserci e di funzionare. E’ così che, anche in zone dove tradizionalmente a vincere sono sempre stati Forza Italia e la Lega, il Partito Democratico si è affermato come il partito della speranza, della fiducia e del fare.

Per me è chiaro che anche nel nostro territorio l’effetto del ciclone Matteo Renzi si è fatto sentire. E’ stato in grado di incarnare la vocazione maggioritaria e i principi per cui il Partito Democratico è nato grazie  al fatto di essere contemporaneamente segretario e Presidente del Consiglio. Sul territorio ho percepito quanto questo suo doppio ruolo abbia contato nel convincere gli elettori della concretezza dei nostri intenti e delle nostre politiche e quanto, dunque, la strada intrapresa dal Pd sia giusta anche in questo. Ma ad avere un peso, ne sono convinta, è stata anche la passione di questi militanti e di noi eletti, il fatto di aver individuato candidati credibili e concreti  e l’aver compreso che  di fronte alla crisi, alla sofferenza sociale e anche allo sbandamento culturale e ideologico è necessario rimboccarsi le maniche con umiltà e convinzione. E’ così che anche quartieri  tradizionalmente di centro, il Pd ha potuto prevalere, raggiungendo, nelle europee ad esempio, percentuali di voti mai visti superando il 46% ed, in alcuni comuni della Valsessera, il 54% .  E’ così che abbiamo portato la prima persona immigrata in consiglio comunale a Biella, Fatima Aza Oui entrata con una folata di rinnovamento di donne e giovani.

E’ così che è entrato con pieno consenso in consiglio regionale, dal nostro territorio, Vittorio Barazzotto  e così che nella Regione Piemonte ha trionfato Sergio Chiamparino. Ora avvertiamo ancora di più una grande responsabilità: quella di continuare sulla strada delle riforme, della Costituzione, del Senato, della legge elettorale, ma anche e soprattutto del mercato del lavoro, della Pubblica amministrazione e della Giustizia. Come ha dimostrato con il decreto sul bonus Irpef, il governo sta lavorando, con il Parlamento, per sostenere le famiglie e le imprese in questo momento di crisi. La strada è lunga e difficile, ne siamo consapevoli. Ma la novità è il ritorno della speranza.