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Cartellino Rossi per il turismo

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Qui non  sono le idee che mancano, sono i soldi.   Mi viene in mente questa lezione di vita biellese impartitami, giovanissimo, dal mio primo editore, mentre ascolto Luciano Rossi esporre le proprie idee sul turismo nel Biellese di cui, da circa un mese, è, come presidente di ATL, la massima autorità o, meglio, il primo responsabile/promotore.  Divora una coppetta di gelato alla fragola allo chalet dei giardini, intanto mi parla di turismo, dardeggia all’intorno il guardo celeste, risponde al saluto di passanti (“ciao presidente, buon lavoro”),  e scruta il cellulare con un’ansia che diventa vagamente febbrile quando sul display appare il nome di un chiamante.

Pronto… sì… sì… (l’espressione si distende) bene… molto bene… grazie… molte grazie!  Era Vittorio Barazzotto, il consigliere regionale, da Rossi investito del compito di far scucire alla Regione almeno una parte delle molte migliaia di euro che deve all’ATL biellese.  E Barazzotto ha svolto egregiamente la funzione: 80.000 euro sono arrivo; serviranno a tenere buone le banche in rosso carminio e a pagare qualcuno dei troppi fornitori che da tanto aspettano.

Pronto… sì… sì… (l’espressione si distende) bene… molto bene… grazie… molte grazie!  Era Vittorio Barazzotto, il consigliere regionale, da Rossi investito del compito di far scucire alla Regione almeno una parte delle molte migliaia di euro che deve all’ATL biellese.  E Barazzotto ha svolto egregiamente la funzione: 80.000 euro sono arrivo; serviranno a tenere buone le banche in rosso carminio e a pagare qualcuno dei troppi fornitori che da tanto aspettano.

Ha 48 anni Luciano Rossi, un vago aspetto da folletto delle saghe teutoniche, un figlio, Lollo (Lorenzo), di 11 anni, un matrimonio programmato per fine agosto con una ragazza salentina, un’attività commerciale in campo tessile ereditata dai genitori dopo varie esperienze professionali e formative.  Dal 2004, dopo aver collaborato alla campagna vincente di Sergio Scaramal, ha svolto in Provincia il ruolo di responsabile della comunicazione, ruolo che ha abbandonato nel 2006 non essendoci granché da comunicare.  E’ tornato alla politica militante qualche anno dopo con Paolo Cosseddu, seguitissimo blogger lanciato ora nel firmamento della politica nazionale come spalla di Pippo Civati.  Civatiano, dunque, Luciano Rossi, come la maggior parte dei caviboys che insieme a La Malfa ha coordinato nella campagna vittoriosa che ha portato Marco Cavicchioli ad espugnare palazzo Oropa.  Come premio ha ottenuto il governo della palazzina liberty davanti all’esselunga e, essendo un comunicatore e un organizzatore, ha suscitato grandi aspettative rispetto agli onesti osti che l’hanno preceduto nel ruolo.  Idee ne ha, come risulta dalle numerose interviste ai giornali di carta e di rete.  Noi daremo conto di quelle attuate, e ci auguriamo di farlo spesso.  Per dimostrare che, anche se mancano i soldi, le buone idee possono marciare lo stesso.

Giuliano Ramella

La Paga del sabato viene pubblicata ogni sabato sulla Nuova Provincia di Biella

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