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All’Esselunga di Biella i politici NO FIDATY

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Nei tanti anni che ho frequento l’Esselunga, compresi quelli più recenti, non ho mai incontrato in coda alla cassa né Dino Gentile, né Marco Cavicchioli, che invece ora stazionano giorno e notte nei pressi dell’entrata ad accattonare voti e consensi.

Abitando in via Italia, e avendo una famiglia piuttosto numerosa, almeno due volte alla settimana faccio la spesa all’Esselunga di Biella. Conosco quasi tutte le cassiere. Per non parlare delle splendide ragazze che lavorano in panetteria o della simpatica signora che si occupa delle pulizie. Sulla carta Fidaty ho quasi 30mila punti.

Scrivo questo solo per spiegare qual è il mio rapporto con Esselunga, l’unico supermercato – tra l’altro – che non fa pubblicità sulla Nuova Provincia di Biella, perché quando nacquero  le torri di via Lamarmora le definimmo (e confermiamo) un obrobrio urbanistico, figlio di palazzari e speculatori.

Nei tanti anni che ho frequento l’Esselunga, compresi quelli più recenti, non ho mai incontrato in coda alla cassa né Dino Gentile, né Marco Cavicchioli, che invece ora stazionano giorno e notte nei pressi dell’entrata ad accattonare voti e consensi.

Ma vi sembra normale? Sì, direte voi. Perché Esselunga è un luogo dove si incontra tanta gente e si può fare propaganda a basso costo. Vero. Ma io non ce l’ho con chi usa questa novella agorà per veicolare idee e volantini. Io ce l’ho con chi aspetta la campagna elettorale per stare in mezzo alla gente.

Questi sono politici NO FIDATY. Oggi ci accolgono con un sorriso ed un manifesto, domani – subito dopo il ballottaggio – spariranno per altri cinque anni. E chi li critica è un populista! Ma andate a dare via il carrelllo…!

Massimo De Nuzzo

PS Per onestà devo dire che mi è capitato qualche rara volta di incontrare nei corridoi dell’Esselunga Wilmer Ronzani.