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Politica

Riparte la battaglia per l’elisoccorso 118

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Il Biellese riapre la questione della base dell’elisoccorso 118, attualmente ospitata a Borgosesia, in Valsesia. E lo fa in forma ufficiale con una lettera indirizzata alla Regione Piemonte da parte dei suoi amministratori più rappresentativi del territorio: il presidente dell’amministrazione provinciale, Emanuele Ramella Pralungo, e il sindaco del capoluogo Marco Cavicchioli.

Il Biellese riapre la questione della base dell’elisoccorso 118, attualmente ospitata a Borgosesia, in Valsesia. E lo fa in forma ufficiale con una lettera indirizzata alla Regione Piemonte da parte dei suoi amministratori più rappresentativi del territorio: il presidente dell’amministrazione provinciale, Emanuele Ramella Pralungo, e il sindaco del capoluogo Marco Cavicchioli.

Le ragioni che hanno indotto i due esponenti al passo ufficiale sono dovute al fatto che da un punto di vista operativo il Biellese ben si presta a coprire il settore del Piemonte nord-orientale con l’aeroporto di Cerrione, indicato quale postazione 118, che ha tutti i requisiti necessari per assolvere al meglio a tale funzione. Poi c’è una ragione prettamente locale e riguarda il futuro stesso della struttura aeroportuale che, come sempre, sta vivendo un periodo economico tutt’altro che facile. Ebbene se il 118 si trasferisse a Cerrione, la struttura  non avrebbe certamente più alcun problema di sopravvivenza. La postazione dell’elisoccorso, il cui costo di gestione – personale compreso – è di circa 480mila euro, garantirebbe infatti un futuro tranquillo, rappresenterebbe quell’occasione di sviluppo da sempre cercata ma mai trovata nonostante tutti i tentavi fatti nel corso degli anni.

Ma la richiesta dei due amministratori ha qualche possibilità di successo? Rispetto al passato certamente sì, visto che in casi di questo genere come dimostra la storia della politica, le ragioni della scelta non sono solamente tecnico-operative.

Quando Borgosesia fu scelta proprio ai danni di Cerrione, la Valsesia era “dominata” amministrativamente  – e lo è ancora oggi – dal deputato leghista Gianluca Buonanno che poteva contare a livello di presidenza regionale su Roberto Cota, anch’egli esponente del Carroccio. E quando la scelta venne effettuata, tale vicinanza partitica ha certamente influito. Così come – a parere dell’allora opposizione regionale di centro-sinistra – l’origine novarese dello stesso Cota è venuta a galla in occasione del riordino delle Aziende sanitarie locali con la scelta quale capofila del Piemonte Nord orientale (provincie di Novara, Vercelli, Biella e Verbano-Cusio-Ossola) di Novara, sua  città d’origine e feudo politico.

Scomparso Cota dal panoramaregionale, ora le aspirazioni biellesi possono contare sul fatto che il governatore Sergio Chiamparino è anch’egli a capo di una maggioranza di centrosinistra, la stessa che governa i due maggiori enti del Biellese. Che poi questo serva a ottenere il risultato sperato è tutto da vedere ma tentare non costa nulla. Immaginiamo che trasferire una postazione dell’elisoccorso da una zona all’altra non sia una cosa semplice ma il Biellese ha voluto così riproporre la questione dopo la sconfitta ritenuta evidentemente immeritata degli anni passati.

In attesa che la Regione esprima il proprio parere e che da parte valsesiana si alzino gli scudi con prevedibili bordate contro “lo scippo, la situazione della Sace – la società che gestisce la struttura aeroportuale – rimane sempre critica. Nelle settimane scorse ai soci principali è stato chiesto un ulteriore prestito ponte per consentire la sopravvivenza della società il tempo necessario affinchè si trovi un socio privato veramente interessato allo sviluppo del sito. Una ricerca che continua da decenni e che fino ad  oggi, al di là di parole e promesse, non ha mai ottenuto alcun risultato pratico.
Certo che se la postazione dell’elisoccorso del 118 venisse trasferita da Borgosesia a Biella tutti i problemi svanirebbero in un attimo.   

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