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“Riorganizzazione del 118: tanti disservizi e quale risparmio?”

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muore soffocata

Cambia il governo della regione, ma non sembra cambiare nulla per quanto riguarda il 118. La contestatissima riorganizzazione del servizio di emergenza avviata da Cota, che di fatto ha eliminato la centrale operativa di Biella per concentrare tutto a Novara, sembra al momento non essere messa in discussione dal neo assessore della giunta Chiamparino, Saitta. I sindacati non ci stanno.

Cambia il governo della regione, ma non sembra cambiare nulla per quanto riguarda il 118.

La contestatissima riorganizzazione del servizio di emergenza avviata da Cota, che di fatto ha eliminato la centrale operativa di Biella per concentrare tutto a Novara e prevede il graduale passaggio del personale sotto l’Asl novarese attraverso la mobilità volontaria, sembra al momento non essere messa in discussione dal neo assessore della giunta Chiamparino, Saitta.

Per questa ragione le rappresentanze territoriali di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di scrivere direttamente al titolare della Sanità piemontese, con l’obiettivo di denunciare ancora una volta i disservizi e per contestare l’idea che la riorganizzazione abbia generato dei risparmi effettivi.

Pubblichiamo di seguito il testo della lettera firmata dai segretari biellesi di Cgil, Cisl e Uil.

Come a Lei ben noto CGIL – CISL e UIL di Biella da tempo stanno denunciando i disservizi derivanti dalla riorganizzazione del 118.

A tal proposito, gli stessi medici ed infermieri del servizio avevano rappresentato, con lettera del 20 marzo 2013 inviata all’allora Assessore Regionale alla Sanità e al Direttore del Dipartimento Regionale 118 dott. Danilo Bono, le loro forti perplessità sul modello di riorganizzazione proposto dalla Regione, esprimendo, altresì, netta contrarietà all’utilizzo dell’istituto della mobilità volontaria per la copertura dei posti presso l’Azienda Ospedaliera di Novara.

A sostegno di quanto denunciato dalle scriventi OO.SS., sono intervenuti, “ahinoi”, una serie di disservizi spesso finiti sulle prime pagine dei giornali. Inoltre, anche la IV Commissione Consiliare aveva convocato, il 3/10/2013, i rappresentanti sindacali degli operatori sanitari del “quadrante” per verificare il funzionamento del nuovo assetto organizzativo del servizio di emergenza sanitaria.

Dopo tale audizione, il Partito Democratico insieme ad altri gruppi di opposizione, avevano chiesto un Consiglio Regionale Straordinario, tenutosi il 15/10/2013, nel quale il Capo Gruppo del PD, Dott. Aldo Reschigna chiedeva alla Regione di rivedere la riorganizzazione del servizio del 118. Nel suo intervento sosteneva “non è costruendo l’esercito del personale del servizio del 118 che si migliora il servizio poiché l’interazione tra emergenza territoriale ed emergenza ospedaliera è l’elemento indispensabile per una completa formazione e per un aggiornamento professionale da parte di quel personale”.

Nel condividere pienamente quanto affermato dall’allora Capo Gruppo del PD Reschigna siamo oggi a constatare che Lei, Assessore Saitta, non sembra avere alcuna intenzione di rivedere le modalità organizzative che sottendono l’erogazione di questo servizio.

Infine, l’assessorato da Lei rappresentato sostiene che la riorganizzazione del servizio “genererà dei risparmi”, affermazione, questa, piuttosto vaga e generica, considerato che ad oggi non abbiamo alcun dato in merito. Infatti, non sappiamo quanto è costata la centrale operativa di Novara e se ha generato, veramente, i risparmi paventati, allo stato attuale quello che noi constatiamo è un servizio di emergenza in forte difficoltà.

Concludendo, oggi come allora, vogliamo denunciare il permanere, nel nostro territorio, di un servizio di emergenza che non funziona come dovrebbe, pertanto, essendo Ella responsabile delle scelte che determineranno la buona riuscita o meno di un servizio importante e fondamentale come quello sopra descritto, la esortiamo a venire a verificare direttamente con le Organizzazioni Sindacali Territoriali e non solo, quanto da tempo denunciamo ai vari livelli politici ed istituzionali.

In attesa di un suo riscontro alla presente porgiamo i migliori saluti.

CGIL, CISL, UIL

Marvi Massazza Gal, Roberto Bompan, Cristina Mosca