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Politica

Rey e Desirò affilano le armi

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Rey – Desirò: la storia infinita. Prosegue a colpi di udienze, testimonianze e reciproche accuse la duplice battaglia giudiziaria che vede contrapposti Roberto Desirò e Silvano Rey.

Rey – Desirò: la storia infinita. Prosegue a colpi di udienze, testimonianze e reciproche accuse la duplice battaglia giudiziaria che vede contrapposti Roberto Desirò e Silvano Rey.

Domani, a partire dalle 9, i due si ritroveranno davanti al giudice di pace. Questa volta nei panni dell’imputato c’è Desirò, accusato dall’ex collega di partito della Lega Nord di aver pronunciato parole calunniose nei suoi confronti.
Stando alla versione dell’accusa, l’ex consigliere comunale avrebbe dato a Rey del “venduto”, insinuando che tenesse nascosti alcuni “scheletri nell’armadio”.

Per chiarire questi fatti, risalenti all’ormai famosa riunione della Lega Nord del luglio 2010, la difesa, nella persona dell’avvocato Manuel Peretti del foro di Ivrea, ha chiamato a testimoniare Lorella Bonino, moglie di Desirò, e il sindaco di Cossato, Claudio Corradino, che in seguito a quella “calda” serata d’estate aveva tentato di mediare tra le parti.

Quello davanti al giudice di pace Maria Rosa Panelli, però, è solo un capitolo di una vicenda molto più complicata. Prosegue, infatti, anche il processo che vede imputato Silvano Rey, accusato da Desirò di avergli sferrato un calcio al termine di quella riunione di partito andata in scena nel luglio del 2010. Nei prossimi mesi verrà valutata la perizia, richiesta dagli avvocati Carlo Boccaccino e Sergio Gronda, relativa alla telefonata registrata da Desirò, una conversazione con Corradino nella quale si parlava proprio della “questione calcio”.

Nel frattempo tre delle numerose persone chiamate a deporre nel corso del dibattimento sono state denunciate per falsa testimonianza. Nei confronti di una quarta persona è stato presentato un esposto. Segno che la querelle “Rey-Desirò” è ancora lontana dalla conclusione.

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