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Politica

Quei politici incapaci

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Vi racconto la mia esperienza con i pullman

Da quando sono andato ad abitare a Sagliano Micca ho voluto fare l'esperimento di andare a lavorare a Biella con l'autobus. E come avevo già fatto quando abitavo a Pollone, quella di utilizzare il trasporto pubblico è stata soprattutto una scelta sia per questioni ideali (auspico un mondo meno inquinato in tutti i sensi!) sia per questioni economiche (avere un auto in due penso sia più che sufficiente). Fare questa scelta nel Biellese e soprattutto durante il mese di agosto è stata un'impresa che definirei (senza autoincensarmi) coraggiosa.

Non so quale mente politica diabolica (sto parlando anche a livello nazionale) ha pensato che tagliare (sanità, scuole, trasporti ad esempio) fosse un modo automatico per risparmiare. Il risultato, lo si vede anche attualmente, è quello di dare il via ad una sorta di “depressione collettiva” che investe tutto e tutti.

E questo non solo si traduce in un risparmio, ma addirittura si moltiplicano i costi in termini immediati e soprattutto nel medio periodo. Sono costi derivati dalla depressione: non voglia di fare, non interessarsi più a niente, disprezzare ogni cosa che fanno i politici eccetera

Ritornando ai trasporti, io, per mia fortuna, non ho problemi di orari precisi, però ho ascoltato i discorsi della gente della valle: vi è un solo pullman che transita in Valle Cervo e le corse sono state ridotte e così vi sono persone anziane che hanno difficoltà ad andare dal proprio medico di base così come hanno difficoltà operai che fanno i vari turni di lavoro.

Poi c'è il problema dei biglietti che si acquistano solo in tabaccheria. Sarebbe troppo chiedere nell'era di internet di poter avere biglietti digitali o quanto meno macchinette che distribuiscono i biglietti!

Io per prendere il mio carnet di 20 biglietti devo partire dal Fondo Tempia in via Malta (dove attualmente lavoro) e recarmi fino alla tabaccheria di via Delleani a Biella, in quanto la tabaccheria di Andorno (unica abilitata a questo servizio in Valle Cervo) è chiusa per le giuste ferie.

Nei confronti dei politici vi sono espressioni colorite e non sempre giuste perché, anche se sono pochissimi a farlo, c'è chi ancora si preoccupa delle gente normale. Però una pena da applicare io la sottoscriverei in pieno. Costringerli almeno per una giornata a fare la coda alle poste, dal medico di base, al servizio prenotazioni esami e in tutti gli uffici pubblici. Così si accorgeranno perché ormai metà della gente non va più a votare e perché il sinonimo più gentile che si sente per definire un politico è quello di “malandrino”.

Massimiliano Zegna

L'articolo è stato pubblicato sulla Provincia di Biella in edicola oggi.

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