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“No alle morti annunciate”

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La morte di Brunello Canuto, sommerso dal fango, e le gravi condizioni dell’altro uomo rimasto ferito a causa della frana a Crevacuore, Marco Fava, oltre a provocare dolore sollevano interrogativi, anche a livello politico.

La morte di Brunello Canuto, sommerso dal fango, e le gravi condizioni dell’altro uomo rimasto ferito a causa della frana a Crevacuore, Marco Fava, oltre a provocare dolore sollevano interrogativi, anche a livello politico.

“Siamo sconcertati e al tempo stesso indignati. Quanti minuti passeranno prima del prossimo annuncio del governo o di un’altra istituzione per lo stanziamenti di fondi che poi si riveleranno inconsistenti e inadeguati – chiede il parlamentare 5 Stelle Mirko Busto, insieme ai consiglieri regionali Bertola e Andrissi e al consigliere comunale Antonella Buscaglia -? Proprio in queste ore il sindaco di Torino e presidente Anci, Piero Fassino, ha sollecitato la necessità di svincolare dal patto di stabilità le risorse necessarie ai Comuni per contrastare il dissesto idrogeologico. Condividiamo questa richiesta, ma ricordiamo come il M5S abbia, già nel marzo scorso, reso possibile per gli anni 2014 e 2015 questa possibilità con una mozione che esclude dal patto di stabilità gli interventi per emergenza, ripristino e per la prevenzione”.

“Il MoVimento – conclude Busto – ha proposte e soluzioni pronte già da tempo. Ricordiamo, oltre a proposte di legge e mozioni sul rischio idrogeologico, il piano alluvioni. Quest’ultimo è stato redatto da esperti e prevede il geobonus, uno sconto fiscale del 65% per quei privati che nel loro piccolo portano avanti interventi contro il dissesto e di messa in sicurezza. Abbiamo anche una bozza di decreto, specifico su frane e alluvioni, che potrebbe essere adottato dal governo con un banale copia e incolla. Chiedo a media e cittadini: a cosa valgono gli annunci periodici se le proposte concrete e realizzabili ci sono già? Governo e maggioranza funzionano in base agli eventi meteorologici, come un barometro. Se piove fanno annunci, quando le acque si ritirano tornano ad abbuffarsi di quel poco che è rimasto dell’Italia. Davanti a eventi tanto disastrosi e a una morte che si può definire annunciata, chiediamo con maggior forza che si calendarizzi la nostra proposta per il dissesto idrogeologico”.

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