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Politica

Elezioni Lega Nord Cristina Patelli l’astro nascente della pasionaria

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Fra i due litiganti il terzo gode…

Mai detto fu più azzeccato. Si chiama Cristina Patelli ed è la candidata di Lega Nord alla Camera. Quel posto lo volevano sia Roberto Simonetti che Michele Mosca. Alla fine l’ha spuntata lei. Sposata, mamma, ha 45 anni ed è consigliere comunale a Ronco. E’ soprannominata la “pasionaria” per l’impegno con cui si è battuta contro il nuovo centro di accoglienza per migranti di frazione Vercellino.
Visto il vento che tira, con i sondaggi che danno la Lega in continua crescita, Cristina Patelli potrebbe farcela ad entrare in Parlamento, grazie anche al fatto che i primi due del listino verranno eletti con il proporzionale.

Sconfitta la vecchia guardia Simonetti e Mosca

La vecchia guardia del Carroccio biellese è verde di bile. Anni e anni di battaglie vanificati dall’arrivo di questa quasi “intrusa” (si è avvicinata alla politica solo un paio d’anni fa). Il gran pasticcio è nato quando Michele Mosca ha messo in discussione la leadership di Simonetti. «Hai già fatto il parlamentare per due legislature – avrebbe tuonato – adesso tocca a me». Il senatore uscente, che sperava di essere scelto all’unanimità, ci è rimasto molto male, ma di ritirare la candidatura neanche a parlarne. A quel punto è spuntata pure la nomination del sindaco di Cossato Claudio Corradino. Incapace di esprimere un candidato unico, la Lega biellese ha trasmesso a Torino una rosa di nomi fra cui anche quelli di tre donne: Cristina Patelli, Barbara Cozzi e Chiara Caucino.
A decidere a Torino c’è il segretario Riccardo Molinari. Non propriamente un amico né di Mosca né di Simonetti, ma molto vicino a Chiara Caucino, che si era schierata al suo fianco in tempi non sospetti, quando invece la segreteria biellese del Carroccio era tutta con Gianna Gancia, moglie del senatore Roberto Calderoli e avversaria di Molinari nella corsa alla segreteria.
Cosa sia accaduto nelle segrete stanze torinesi non è dato sapere. Fatto sta che Caucino, con sua immensa delusione e rabbia, è entrata papa per uscire cardinale… E così la “pasionaria”, ancora incredula, si è trovata in corsa per un seggio alla Camera. Dal consiglio comunale di Ronco allo scranno di Montecitorio, un bel salto davvero.

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