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Politica

E’ Squillario il peggiore del 2014

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Mai avremmo pensato di assegnare all’avvocato Luigi Squillario (voto 4) il titolo di peggiore biellese dell’anno. Per il presidente della Fondazione il 2014 è stato da incubo. L’accordo con gli astigiani, sottoscritto dai biellesi con l’intento di una gestione comune – o quasi – della banca allo scopo di trasformarla nella “Cassa di risparmio regionale del Piemonte” si è rivelato per quello è, una semplice operazione di mercato attraverso la quale una banca ne ha acquistata un’altra. Nulla di più. Diventati soci di maggioranza gli astigiani la fanno da padroni – legittimamente avendo sborsato una pacconata di milioni di euro – nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, imponendo le proprie regole e i propri uomini.

Mai avremmo pensato di assegnare all’avvocato Luigi Squillario (voto 4) il titolo di peggiore biellese dell’anno. Per il presidente della Fondazione il 2014 è stato da incubo. L’accordo con gli astigiani, sottoscritto dai biellesi con l’intento di una gestione comune – o quasi – della banca allo scopo di trasformarla nella “Cassa di risparmio regionale del Piemonte” si è rivelato per quello è, una semplice operazione di mercato attraverso la quale una banca ne ha acquistata un’altra. Nulla di più. Diventati soci di maggioranza gli astigiani la fanno da padroni – legittimamente avendo sborsato una pacconata di milioni di euro – nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, imponendo le proprie regole e i propri uomini.

Forse non saranno una sessantina come indicato dalle statistiche nazionali i passeggeri che negli ultimi 12 mesi sono atterrati o partiti dall’aeroporto di Cerrione. Ma anche se fossero cento volte tanto, il discorso non cambierebbe. L’aeroporto è una bufala, così come tutte le operazioni concepite dalla politica negli ultimi quarant’anni per farlo diventare uno vero e proprio scalo. Biella Cerrione può essere un’ottima sede di aeroclub ma nulla di più alla faccia di tutte le promesse e le speranze di amministrori locali e dirigenti della società Sace, l’ultimo dei quali è Pier Marco Ferraresi [voto 4]. Sarebbe più onesto dire che la struttura non chiude per evitare di allungare la tragica lista dei disoccupati ma basta con “planning” di rilancio e oscenità simili.

Le elezioni amministrative hanno fatto una vera a propria strage, specialmente nel campo del centrodestra, come è ovvio visti i risultati. Dallo scenario sono spariti in tanti con in testa Lorenzo Leardi [voto 4], consigliere regionale e per anni segretario provinciale di Forza Italia. Impossibilitato a candidarsi, così come altri a causa dell’inchiesta sulle “spese pazze”, Leardi sembra abbia abdicato dal ruolo pubblico di amministratore e dirigente di partito, sparendo dalla vita pubblica. Ovviamente la lista dei “desaparecidos” del centrodestra è lunga, basti ricordare assessori provinciali e comunali fino a pochi mesi fa protagonisti della vita politica locale. Tra i tanti da citare l’ex presidente, e poi vice, della Provincia Orazio Scanzio il cui tentativo di entrare a Palazzo Oropa non è stato premiato dai cittadini [voto 5], oppure l’ex assessore provinciale Guido Dellarovere il cui tentativo di ritornare alla guida del comune di Occhieppo Superiore è stato anch’esso frustrato.

Il tentativo di creare un polo alternativo alle classifiche forze politiche portato avanti per quattro lunghi anni da Luigi Apicella è  fallito tradito da quanti nelle precedenti elezioni lo avevano decretato come il consigliere comunato più “amato” [voto 5]. Anche il suo collega di scranno, Antonio Montoro, nonostante l’instacabile impegno profuso non ha avuto miglior fortuna. L’impossibilità di “candidature civiche” ha colpito anche altri due esponenti molti conosciuti quali l’ex sindaco di Vigliano Luca Sangalli e l’ex assessore delle rotonde Edgardo Canuto che allo scopo avevano dato vita a una inusuale alleanza multicolore anch’essa frustrata dal voto popolare. Nel campo del centrodestra un altro giudizio negativo non può non essere attribuito a Maurizio Delsignore, segretario provinciale della Destra, che grazie alle parole “inceneriamo i clandestini” si è aggiudicato il premio speciale per “la frase più stupida dell’anno” [voto 4]

Ma anche tra i vincitori, quelli del Partito democratico, c’è un macroscopico caso di negatività. La grave insufficienza viene assegnata a Roberto Galtarossa, candidato sindaco a Cossato, ma riuscire a non vincere nella città rossa quale rappresentante di un partito che a livello nazionale è al 42 per cento, vuol dire non averne azzecata una, neanche per sbaglio. Ovviamente la grave insufficienza non è solo del candidato ma di tutto il Circolo locale, nessuno escluso.

Dal proprio punto di vista Carmelo Iacopino non può non ritenersi soddisfatto del proprio operato. Chi invece combatte da sempre contro lo strapotere del Consorzio di Bonifica della Baraggia è animato da sentimenti opposti. Ancora una volta, come è accaduto in passato, l’ex presidente del Consorzio continua imperterrito per la propria strada nonostante le numerose opposizioni (molte delle quali solo a parole) ottenendo dal Ministero parere favorevole per la realizzazione della super-diga in Valessesera. E se la storia ci insegna qualcosa, alla fine vincerà un’altra volta [voto 4].

L’anno 2014 ha sancito la definitiva parabola discendente di Older Tescari, una volta imprenditore di fama, molto conosciuto anche per essere stato anche presidente della Biellese calcio. La diatriba giudiziaria intentata dalla ex moglie l’ha visto soccombere e il “patron” di una volta è stato riconosciuto colpevole di maltrattamenti familiari come sancito dalla condanna a due anni e nove mesi.

Una menzione speciale, quest’anno, va al tribunale di Biella, che ogni giorno sembra messo sempre peggio. Gli uffici sono paralizzati dall’eccessivo lavoro, i cancellieri non ne possono più. In attesa che arrivi il rinforzino promesso dall’amministrazione provinciale di Biella (dal prossimo aprile dieci dipendenti dovrebbero passare dalla provincia agli uffici del palazzo di giustizia), il voto per il presidente del Tribunale Claudia Ramella è da bocciatura [5 meno meno]. E come se non bastasse, per noi giornalisti, il lavoro si fa sempre più duro. Continuamente bacchettati da avvocati che si credono veri e propri depositari della verità, come Domenico Duso, che non perde occasione per tirarci le orecchie e scatenare polemica. Non ci resta che sperare che il prossimo anno sia migliore.

Tra le forze dell’ordine il voto più basso [2] va al maresciallo Mario Sorrentino, ex comandante della stazione Carabinieri di Mottalciata. E’ di poche settimane fa lo scandalo che lo ha portato agli arresti domiciliari per  molestie sessuali su minori. Si tratta, per ora, soltanto di accuse, ma vale la pena dirlo, è sempre orribile quando un appartenente alle forze di polizia viene coinvolto in vicende di questo genere.

In negativo, come non citare l’intero panorama calcistico biellese [voto 4]. Realtà che si salvano ce ne sono (Ponderano e Valle Elvo su tutti), ci mancherebbe, ma non esiste più quel ruolo di società guida dell’intero movimento come una volta era la Biellese. Ora la Junior Biellese Libertas arranca in Eccellenza, categoria nella quale ha fatto una figuraccia la Biogliese/Valmos, con mezza squadra che se ne è andata alla fine del girone di andata dopo le dimissioni di mister Pier Luca Peritore e del direttore sportivo Giuseppe Bifermino a causa delle intenzioni della società di ridimensionare il progetto (leggasi, budget ridotto, ndr).

Male anche il Biella Volley [voto 4], retrocesso in serie C dopo anni di onorata e a volte ambiziosa militanza tra B1 e B2. Anche in questo caso poche risorse e un ambiente demotivato. Poi nella seconda parte dell’anno la risalita e la vetta nella categoria inferiore. Ma proprio all’ultimo momento è arrivato il ko nello scontro diretto con il Novara secondo in classifica.

Walter Leotta

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