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“Caro Renzi, ti scriviamo. Così non dimentichi l’autostrada”

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Il Cipe deve inserire all’ordine del giorno la Pedemontana piemontese. Di fronte all’ipotesi di nuovi rinvii, i presidenti delle province di Biella e Vercelli hanno scritto direttamente al presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e al premier Matteo Renzi.

Il Cipe deve inserire all’ordine del giorno la Pedemontana piemontese. Di fronte all’ipotesi di nuovi rinvii, i presidenti delle province di Biella e Vercelli hanno scritto direttamente al presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e al premier Matteo Renzi.

“Con l’approssimarsi della prossima seduta del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – è l’incipit – siamo a promuovere e raccomandare l’inserimento all’ordine del giorno del progetto relativo alla Pedemontana piemontese. Si tratta del collegamento stradale Masserano–Ghemme, che tocca tre province dell’alto Piemonte (Biella, Vercelli e Novara), di cui da decenni si parla e che, con enorme fatica e grazie all’impegno di tanti amministratori regionali, provinciali e comunali ed all’azione parlamentare e del Governo, negli ultimi anni ha trovato copertura economica”.

Per Emanuele Ramella Pralungo e per il collega vercellese Carlo Riva Vercellotti si tratta di un’opera fondamentale, per garantire non solo il rilancio dell’economia dei nostri territori, ma la tenuta stessa del tessuto produttivo “di un’area piegata da un impoverimento economico e demografico senza precedenti dal dopoguerra”.

Ragione per cui un’ulteriore proroga (farebbe comodo alla Regione, che in questo modo potrebbe utilizzare una parte dei 120 milioni da destinare al collegamento autostradale per coprire il buco causato dall’ennesimo taglio deciso a Roma) non è ritenuta ammissibile.

“I grandi investimenti che queste imprese hanno fatto e che potranno ancora fare – si legge nella lettera dei due presidenti – non possono più aspettare i tempi e le lungaggini burocratiche. Le imprese, senza tempi certi, continueranno nella loro migrazione verso territori esteri più competitivi dal punto di vista infrastrutturale”.

“Ecco perché – concludono – l’opera deve partire senza esitazione e senza rinvii. Per questo vi chiediamo con forza, convinzione e fiducia di deliberare il progetto del collegamento stradale, affinché i lavori possano concretamente partire la prossima estate”.