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Andrea Delmastro dà le dimissioni

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Andrea Delmastro dà le dimissioni

Elezioni 2018

La prima conseguenza del risultato delle elezioni politiche del 4 marzo scorso sono le dimissioni da Palazzo Oropa di uno dei consiglieri più conosciuti. Nella seduta di ieri pomeriggio infatti, Andrea Delmastro, appena eletto alla Camera dei deputati come rappresentante di Fratelli d’Italia, ha rassegnato le dimissioni. A partire dalla prossima seduta il suo seggio sarà occupato da Livia Caldesi, altro personaggio molto conosciuto della destra biellese.

Nuovi impegni politici

Andrea Delmastro abbandona il consiglio comunale in vista dei prossimi e gravosi impegni che l’attendono a Roma. Candidato da Giorgia Meloni in uno dei collegi più sicuri del territorio nazionale . quello biellese appunto – Andrea Delmastro è tenuto in grande considerazione dalla segretaria nazionale del partito che è pronta ad affidargli importanti incarichi. Se poi questi saranno all’interno del movimento o eventualmente ministeriali questo dipenderà dall’esito delle difficili e nebulose trattative in corso a livello nazionale.

Ultimo duro attacco

Nel salutare i consiglieri, Andrea Delmastro ha chiuso la sua legislatura biellese con uno dei suoi soliti duri attacchi. In questo caso l’obiettivo è stata la raccolta rifiuti e il suo responsabile l’assessore Diego Presa.
«Abbiamo nuovamente votato – ha affermato – contro le follie talebano-ambientaliste di Presa in tema di raccolta differenziata».
«Continuiamo ad essere contro un modello di raccolta dei rifiuti – ha continuato l’esponente di Fratelli d’Italia – che ha costi esponenziali coperti da alchimie contabili dell’apprendista stregone Presa che ha generato abbandoni indiscriminati in tutta la città, minori spazzamenti della Città da parte di Seab per nascondere i costi della raccolta e sanzioni a carico di condomini per errori di conferimento di altri condomini. Sempre per nascondere i costi il fondo dei crediti inesigibili è di 800.000 euro nonostante uno storico decisamente diverso e di circa 1.400.000 euro: con ciò allegramente Presa scaricherà i veri costi sulle future generazioni che saranno costrette a ripianare eventuali buchi clamorosi e tali da mettere in difficoltà la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Ma v’è ancora di più»
«Presa, vero giocatore delle tre carte, sollecita la sensibilità ambientale affermando che, in ogni caso, grazie al suo modello di raccolta, Biella è la seconda città capoluogo del Piemonte per differenziata. Vero, verissimo! Peccato che la prima città capoluogo del Piemonte sia Verbania che non ha assolutamente adottato la TARIP, ma è al modello TARI, ovvero sia il modello precedente all’infausto passaggio di Presa. Tale dato non viene evidentemente commentato da Presa, vero giocatore appassionato delle tre carte».
«Sappiano è i cittadini di Biella .- è stata la conclusione – che per anni Fratelli di Italia ha chiesto telecamere per la sicurezza al centrosinistra che governa la città. Sappiano i cittadini di Biella che la sinistra sostiene che non vi siano le risorse. Sappiano i cittadini che le risorse per le telecamere per la “monnezza” di presiana passione ci sono. Solo le follie talebano-ambientaliste di Presa e del #cerchiotragico cavicchioliano può ritenere che le telecamere per la “monnezza” siano una priorità rispetto alle telecamere per la sicurezza»

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