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Eventi & Cultura

Sette cani e sette gatti salvati dai maltrattamenti

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Fra le persone che ho incontrato e conosciuto negli ultimi mesi, sicuramente la veterinaria Francesca Maiuri, abitante a Valdengo con il suo compagno (fra poco marito) Fabio e le sue figlie Matilda e Teresa, è sicuramente una “faluspa” straordinaria. Fra le sue grandi passioni il canto (ha una bellissima voce) e la cucina vegana: “questo stile di vita – mi dice Francesca – comporta la totale esclusione dalla propria alimentazione e dalla propria vita di qualunque prodotto di origine animale in quanto sinonimo di sfruttamento dello stesso”

 Ha sette cani e sette gatti tutti reduci da maltrattamenti o abbandoni .

Ecco nel suo racconto l'elenco dei suoi cari animali: «Bandito è un pastore biellese che ho trovato ferito da arma da fuoco perchè andava in giro per il paese a cercare cibo, dato che il suo padrone era morto e nessuno si prendeva cura di lui; Luarca una podenca ibicenca presa dall'associazione Gaci che si occupa di salvare i levrieri da morte atroce, in quanto in Spagna esiste la tradizione di sacrificare, nel modo più crudele possibile, alla vergine Maria, il cane che ti ha reso meno durante la stagione di caccia. La Lola è una bassethound che veniva tenuta in un balcone sotto il sole senza acqua ne cibo ..poi ci sono Glenan, Stich, Stella,….e la lista si allunga con i gatti…Gennaro, Maffi, Martu....

«Ma un ricordo particolare – prosegue Francesca – lo vorrei dedicare alla Pimpi, la gatta rossa che avevo in ambulatorio, arrivata da me in condizioni critiche ferita e paralizzata; i proprietari me la portarono solo dopo una settimana che il loro cane l'aveva martoriata….non gliela restituii mai perchè avrebbe fatto una fine orrenda. La curai con tutto l'amore che avevo e poco per volta iniziò nuovamente ad usare gli arti posteriori e riusci ad avere una vita pressocchè normale. Era la nostra" segretaria":in ambulatorio aspettava i clienti alla porta e si faceva coccolare da tutti. Tre mesi fa un tumore me l'ha portata via ma il suo ricordo è nel mio cuore e quello delle mie colleghe più vivo che mai».

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