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Eventi & Cultura

I Lemura, la musica psichedelica nasce in una cantina del Ricetto

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Biella come seattle/9 – Prosegue il nostro viaggio alla scoperta del variegato mondo delle band emergenti biellesi

I Lemura provengono dal ricetto di Candelo… una delle poche cose che Biella ha e Seattle no!

Tutto ebbe inizio quando Andrea Bertoli, Loris Borri e Alessandro Finotello decisero di dare musica alle loro idee: in 7 mesi costruirono la loro ‘Tampa’ (la loro sala prove) e dopo aver brindato, scrissero in poco tempo quello che sarebbe diventato ‘Arthena’, il loro primo album. Un lavoro fatto come quando si registrava un disco nel 1973: senza computer ma con tanti strumenti ingombranti! Tuttavia per suonare dal vivo il disco bisognava essere in quattro, ecco quindi spuntare Filippo Sperotto, diventato subito il quarto elemento di Lemura.

”Abbiamo cominciato subito a suonare in giro, trovando molti amici che ci hanno aiutato e ancora lo stanno facendo… Sopratutto nei live si sono sviluppate certe atmosfere che rimandano alla psichedelica anni 60/70”.

Canzoni cantate in italiano per dare ancora più spazio alle loro influenze e per dare un’identità al gruppo che sia onesto nel dire le cose e più complesso per raccontare i momenti astratti e psichedelici.

”Per noi la musica è la via di fuga, la soluzione, la distorsione della realtà in positivo… è ciò che vorremmo che fosse, che accadesse: il caos più totale in cui potersi perdere, non avere più appigli su cui contare, diventare libero… e a tua volta diventare un appiglio e poi diventare tu stesso il caos… e così via! La musica per noi rappresenta tutto ciò che di buono e sincero si può esprimere personalmente e quindi per noi l’importante è essere davvero liberi nel crearla. Ora il nostro futuro è sempre in bilico… la nostra musica ci rappresenta anche nella vita di tutti i giorni…”.

‘Gli altri’, estratto da ‘Arthena’, si può ascoltare attraverso un bellissimo video autoprodotto e pubblicato su youtube: una melodia dolce, con un calore antico che sembra sul serio arrivare dagli anni ’70, psichedelica non per artifificio ma per una naturale attitudine della band. Lemura non inganna e non lascia scampo: si può solo arrendersi alla musica.
La band intanto continua a lavorare in sala prove e, più che soddisfatta del nuovo lavoro in cantiere, spera di aver presto modo di pubblicare il secondo disco. ”Vorremmo vederlo stampato in vinile… magari vederlo uscire per qualche etichetta che ci aiuti, che creda in noi”. Le etichette discografiche a Biella non mancano, dunque: si facciano avanti!
”Vorremmo che la musica potesse avere più spazio, in generale, essere considerata anche da molta altra gente importante quanto lo è per noi”.

Potremo vedere live i Lemura al Brich di Zumaglia il 6 giugno all’interno della rassegna di teatrando ‘Note lunatiche’.

Maria Carola Saccoletto

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